«Happy Birthday, Mr President»: domani il compleanno che affligge Joe Biden

�Happy Birthday, Mr President�. Quella frase divenne il simbolo di un’epoca, quando fu il sex-symbol di Hollywood Marilyn Monroe a cantare la canzone, adattandola per il compleanno di John Kennedy. Era il 19 maggio 1962. L’atmosfera elettrizzante a quel gala al Madison Square Garden era accentuata dalle voci su una relazione segreta tra l’attrice e JFK, il presidente giovane e aitante che sarebbe morto assassinato mezzo secolo fa, il 22 novembre 1963. Kennedy compiva 45 anni dieci giorni dopo la festa con Marilyn. Era il secondo presidente pi� giovane nella storia degli Stati Uniti dopo Theodore Roosevelt.

�Happy Birthday Mr President�. Non c’� nulla di euforico nell’atmosfera che prelude a questo compleanno: domani Joe Biden varca la soglia degli 81. Ne avr� 82 tra un anno quando voteremo per la sua rielezione, oppure per sostituirlo con qualcun altro. Dire che non porta bene la sua et� � un luogo comune di questi tempi. � anche un tema dominante verso la prossima campagna elettorale.

L’argomento del compleanno si � affacciato per un breve aneddoto perfino al suo ultimo summit con Xi Jinping. Nel colloquio con il leader cinese alla conferenza Asia-Pacifico di San Francisco, Biden ha avuto la gentilezza di segnalare all’ospite che questo luned� ricorrono almeno due compleanni importanti: il suo coincide infatti con quello della moglie di Xi (sposata in seconde nozze, si chiama Peng Liyuan ed � una celebre cantante). Il leader comunista, quasi sorpreso da un attimo di familiarit� che non rientra nei rigidi cerimoniali a cui � abituato, � parso divertito e lusingato dall’attenzione. Ha ringraziato Biden, ha commentato che rischiava perfino di dimenticare gli auguri alla consorte visto il carico di lavoro.

Forse Biden sperava di �esorcizzare� in questo modo la questione dell’et�. Gliel’ha ricordata brutalmente David Axelrod, lo stratega elettorale delle due vittorie di Barack Obama, invitandolo a ritirare la sua candidatura. Biden ha risposto male, con un mezzo insulto lanciato verso Axelrod, che pure non gli � ostile. Come osserva un’acuta cronista politica americana, Maureen Dowd del New York Times, Biden sembra animato da un desiderio di rivincita contro il �clan Obama�, dopo che quel presidente lo costrinse a farsi da parte in favore di Hillary Clinton nella sciagurata campagna del 2016. In questo senso Biden ha un punto in comune con Donald Trump, anche lui assetato di vendetta.

In questo clima l’America sembra avviata verso una sorta di catastrofe ineluttabile. Se le cose non cambiano, tra un anno noi avremo (voto anch’io) la scelta fra �un deficiente e un delinquente�? Metto la frase tra virgolette e mi spiego. Non penso che Biden sia realmente incapacitato, anche se non � brillante e lucido come serve al �leader del mondo libero�, in un’era storica in cui l’America deve affrontare due conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. In quanto a Trump, penso che sia un pericolo per la democrazia americana ma in quanto a status legale per il momento � un imputato in attesa di giudizio, sulla cui colpevolezza non posso pronunciarmi. Per� quella frase tra virgolette descrive in modo abbastanza realistico lo stato d’animo delle due Americhe. Mezza nazione pensa che il candidato dell’altra trib� sia affetto da grave senilit�. L’altra met� pensa che Trump sia un criminale. Su una cosa convergono le due trib� nemiche: c’� una vasta maggioranza bipartisan profondamente insoddisfatta da entrambe le candidature. Spettacolo angosciante, per la pi� antica liberaldemocrazia.

�Happy Birthday, Mr President�. Che dire dell’altro quasi-ottuagenario? A 77 anni l’ex presidente repubblicano non � proprio un giovincello. Tuttavia il tema dell’et� viene raramente sollevato, nel suo caso, perfino dai democratici. Sembra invecchiare meglio, anche se la pinguedine si � accentuata e ogni tanto pure lui perde il filo del discorso. Per� nei comizi sprizza energia e aggressivit�, mentre per Biden qualcuno immagina ormai una campagna semi-clandestina, a base di video pre-registrati, come se fossimo ancora in pandemia. Vedremo nelle primarie dell’Iowa e New Hampshire di fine gennaio se la popolarit� di Trump nella sua base – che � la parte pi� militante del partito repubblicano – regger� all’assalto di quella che sembra la star emergente a destra: Nikki Haley, ex governatrice del South Carolina, ex ambasciatrice all’Onu per lo stesso Trump. Oltre a essere una donna, Haley rappresenta uno stacco generazionale: ha 51 anni. Mentre non rappresenta uno strappo per il resto del mondo in politica estera: Haley � di destra ma non appartiene alla corrente isolazionista di Trump e Ron DeSantis; quindi sull’Ucraina, Israele, Taiwan, sarebbe fedele alle alleanze.

Sull’altro fronte il problema vero non � l’et� di Biden. Chi ne parla in modo ossessivo in campo democratico lo fa per dirottare l’attenzione da una questione pi� sostanziale evidenziata in ogni sondaggio. Una maggioranza di elettori bocciano Biden perch� sono scontenti, danno un giudizio negativo sullo stato della nazione, e di conseguenza questo li rende ancor pi� critici e severi sul tema dell’invecchiamento. Se non ci fosse questo diffuso disagio, l’81esimo compleanno del presidente non verrebbe vissuto come una sorta di catastrofe.

Per il partito democratico affrontare le radici profonde del malcontento � difficile. Per esempio: aprire gli occhi sul travaso di consensi verso destra di due minoranze etniche essenziali, neri e latinos, richiede una resa dei conti con l’ala radicale del partito che ha imposto scelte impopolari come lo smantellamento della polizia in molte citt�, o l’incapacit� di ridurre l’immigrazione clandestina.

Un altro terreno sul quale il dibattito in campo democratico � ingessato: l’economia. Qui Trump � pi� forte di Biden, al punto che una fetta di elettori democratici giudica il repubblicano pi� affidabile o pi� efficace in campo economico. Molti guru democratici rispondono nel modo pi� irritante possibile: giudicano che gli elettori �non capiscono� che l’economia va benissimo visto che il Pil cresce e l’inflazione scende. Replicare al disagio dei cittadini contrapponendo delle statistiche, � il modo infallibile con cui i tecnocrati riescono a farsi odiare ancor pi� di prima. E dimostrano di non avere contatto con la realt�. L’esempio dell’inflazione � chiaro. I prezzi hanno avuto una botta poderosa al rialzo, e ogni volta che gli americani vanno a fare la spesa si sentono impoveriti. Dirgli che l’inflazione rallenta significa parlare d’altro: il tasso d’inflazione ridotto mi dice solo che oggi i prezzi non stanno crescendo quanto un anno fa. Per� rimangono alti e il danno al mio potere d’acquisto � reale.

L’ala sinistra del partito democratico reagisce rilanciando il tema delle diseguaglianze sociali – peraltro ridotte grazie agli aiuti pandemici e ai rialzi salariali – e quindi invoca il rimedio abituale: pi� tasse, pi� Welfare. Ma le tasse nell’America governata dalla sinistra (New York, California) sono ormai a livelli europei, il Welfare pure. Il bilancio della citt� di New York � in una grave crisi legata all’immigrazione clandestina. Per provvedere agli stranieri senza permesso di soggiorno il sindaco Eric Adams (democratico, black) � costretto a tagliare i fondi alle scuole materne della citt�: toglie ai poveri per dare ai pi� poveri, visto che i ceti medioalti mandano i bambini in istituti privati. D’altronde tartassare ulteriormente i ceti medioalti ne far� fuggire ancora di pi� verso la Florida e il Texas, dove la pressione fiscale � inferiore.

Tra i punti deboli di Biden si aggiunge quella politica estera che doveva essere il suo terreno di massima competenza. La destra ha degli slogan semplici sullo stato del mondo: durante i quattro anni della presidenza Trump non ci sono state nuove guerre; da quando Biden � alla Casa Bianca la Russia ha invaso l’Ucraina e la Palestina � in fiamme. La sinistra deve rispondere con degli scenari ipotetici, obiettando che un Trump II avrebbe gestito molto peggio di Biden sia l’Ucraina che l’incendio in Medio Oriente. Non � detto che l’elettorato trovi questa seconda narrazione pi� convincente. In ogni caso da quando l’attenzione si � spostata sul Medio Oriente, � il partito democratico che si lacera tra la componente filo-Israele e la componente filo-palestinese (con frange non piccole di sostenitori di Hamas).

Happy Birthday, Mr President.

19 novembre 2023, 17:04 - modifica il 19 novembre 2023 | 17:04

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