Cosa serve a un manager al tempo dell’Ai? Il decalogo per guidare la rivoluzione in azienda
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
«Progetti che abbiano un senso dal punto di vista ambientale e tecnologico». Negli ultimi 10 anni, sono queste le idee sulle quali Silvio Rancati, presidente onorario e procuratore generale della holding finanziaria Elsafra II ha deciso di investire. «Grazie alla conoscenza con il Carlo Mapelli, un uomo geniale, professore di Ingegneria dei materiali al Politecnico di Milano, già membro del cda all’ex Ilva e oggi nel board di Finarvedi, ho capito che il modo migliore di investire è stare vicino alla filiera».
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
Mediante una collaborazione strategica con il Politecnico di Milano e sotto la direzione scientifica del professor Mapelli, la Elsafra II seleziona progetti innovativi che vengono sviluppati, brevettati, e successivamente integrati in società di scopo. Queste ultime, portate al primo livello di scalabilità industriale. Tra loro due le startup che possono rappresentare un “punto di svolta” sia nell’industria siderurgica e metallurgica che nella produzione di Idrogeno. La prima, I-Smelt, «ha inventato la prima e unica tecnologia a livello mondiale per la produzione di acciaio e ghisa a emissioni zero, utilizzando carbone vegetale derivato dal riciclo delle biomasse». Da questo, unito al minerale di ferro e con l’utilizzo di forni elettrici alimentati a energia rinnovabile si ottiene ferro con la stessa funzione del rottame. «Da un lato il bio-carbone riqualifica un prodotto che altrimenti non ha sbocchi, dall’altro crea occupazione».
di Irene Consigliere
La seconda, I-H2, ha sovvertito la produzione di idrogeno non praticando l’elettrolisi, che comporterebbe costi di produzione molto elevati. Il progetto si basa sulla scomposizione del gas metano, normalmente non green perché produce CO2, che in questo caso viene sequestrata preventivamente e trasformata in carbonio solido. «Una tecnologia già in funzione da settembre 2022 che ha abbattuto i costi di produzione di 2,36 euro al chilogrammo, con un risparmio economico dal 48 al 70% rispetto ai sistemi convenzionali e ha eliminato il problema del trasporto e stoccaggio perché di facile implementazione».
Le soluzioni hanno anche suscitato un notevole interesse e coinvolgimento da parte di aziende siderurgiche e metallurgiche del panorama italiano e internazionale. «Pian piano che le tecnologie sono diventate più mature abbiamo fatto entrare nei nostri capitali sociali dei player importanti del settore specifico. L’ultima operazione è stata fatta a luglio dove è entrato il Gruppo Falck». Un terzo progetto bolle in pentola che «come dice Carlo (Mapelli, ndr) potrebbe rivoluzionare il mondo dell’energia: celle combustibili con l’utilizzo di bio-carbone». Intanto il prossimo obiettivo è «portare I-Smelt e I-H2 al Nasdaq».
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07 dic 2023
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