Apple punta a rescindere l’accordo con Goldman Sachs sulle carte di credito e i conti di deposito

Apple punta a rescindere l'accordo con Goldman Sachs sulle carte di credito e i conti di deposito Apple punta a rescindere l’accordo con Goldman Sachs sulle carte di credito e i conti di deposito

Apple e Goldman Sachs potrebbero presto porre fine alla loro collaborazione nel settore finanziario. Secondo i media americani, il colosso tecnologico avrebbe proposto alla banca americana di rescindere entro 12-15 mesi gli accordi sulle carte di credito e i conti di deposito. Non è chiaro se l’iniziativa sia frutto della volontà di Apple di trovare un altro partner oppure di Goldman Sachs di abbandonare i servizi alla clientela «di massa» per concentrarsi sul mestiere di banca d’affari che l’ha resa grande.

L’accordo Apple-Goldman

Il sodalizio fra Apple e Goldman Sachs risale all’agosto del 2019, quando la big tech decise di lanciare una carta di credito con il logo della Mela, appoggiandosi però a un’infrastruttura bancaria consolidata. L’accordo era volto a consentire ad Apple l’ingresso nel redditizio settore finanziario, dove già aveva messo piede con i pagamenti di Apple Pay. Per Goldman, invece, l’intesa con il produttore degli iPhone rappresentava un mezzo per accelerare la crescita fra i piccoli risparmiatori, uno degli obiettivi dell’amministratore delegato, David Solomon.

Lo scontro sul marketing

Nonostante l’estensione nel 2022 ai conti di deposito, la collaborazione fra Apple e Goldman Sachs non è andata secondo gli auspici e ha attraversato diversi momenti di conflitto. La banca non avrebbe in particolare digerito alcune iniziative di marketing del colosso tecnologico che, per esempio, intendeva pubblicizzare la carta di credito «come la più sicura della storia». Uno slogan che avrebbe esposto Goldman a non pochi rischi regolamentari e reputazionali. D’altro lato, l’incursione della banca nei servizi retail non ha dato i risultati sperati, tanto che poche settimane fa Solomon ha ammesso che sono in corso valutazioni sul destino della divisione.

Le mire della big tech sulla finanza

Quale che sia la ragione, insomma, tanto Apple quanto Goldman sembrano concordi nel considerare la loro intesa prossima alla conclusione. Resta però da capire cosa ne sarà della carta e dei conti di deposito di Apple. Il gigante di Cupertino potrebbe andare alla ricerca di un nuovo partner finanziario e, secondo indiscrezioni, avrebbe già avviato contatti con American Express. Oppure, potrebbe decidere di procedere in autonomia anche nel settore finanziario. Sinora, è vero, le big tech si sono tenute ben alla larga dagli oneri regolamentari e patrimoniali associati ai servizi di credito. Non sarebbe però la prima volta che Apple entra in un’industria appoggiandosi prima a un partner per poi mettersi in proprio, una volta assorbite le competenze necessarie. Un rischio che in molti avevano adombrato all’epoca dell’avvio della collaborazione con Goldman Sachs.

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