Ryanair, il ceo O’Leary si prepara a diventare «Mister Miliardo»

Ryanair, il ceo O'Leary si prepara a diventare «Mister Miliardo» Ryanair, il ceo O’Leary si prepara a diventare «Mister Miliardo» Michael O’Leary, ceo di Ryanair, davanti a un motore di un Boeing a Bergamo (foto Imagoeconomica)

Ryanair si prepara a chiudere il 2023 con un doppio record mondiale. Quello di prima compagnia low cost per passeggeri trasportati. E quello di società con la maggiore capitalizzazione di mercato tra tutte le aviolinee quotate. Un primato, l’ultimo, che è sì «volatile» — le azioni salgono e scendono ogni istante — ma che stavolta, dopo il primo posto consolidato in Europa, si registra pure negli Usa dove il vettore irlandese nemmeno vola: al 18 dicembre il valore complessivo delle azioni della società irlandese ha superato quello dei colossi come Delta Air Lines e Southwest Airlines, compagnia che ha dato il via libera all’era a basso costo e alla quale proprio Ryanair si è ispirata.

Il sorpasso

Nel 2022 Ryanair aveva già superato Southwest per viaggiatori imbarcati. Ma in quel caso il sorpasso era avvenuto più per i problemi degli americani che durante le feste di fine anno — a causa del maltempo e dell’organizzazione andata in tilt — hanno dovuto cancellare 16.900 voli e lasciare a terra almeno 2,3 milioni di passeggeri. Stavolta la «vittoria» della low cost irlandese — salvo eventuali problemi da qui al 31 dicembre — dovrebbe essere più netta: se nei primi nove mesi del 2023 Ryanair ha trasportato 140,4 milioni di passeggeri, Southwest ne ha imbarcati 127 milioni. Nei dodici mesi, secondo le stime del Corriere, Ryanair dovrebbe arrivare a 182,8 milioni, Southwest a circa 177,2. Tenendo conto di tutte le tipologie di aviolinee, Ryanair potrebbe chiudere terza nel mondo dopo American Airlines e a poca distanza da Delta Air Lines.

In Europa

Il primato in Borsa (negli Usa) arriva negli ultimi giorni. Nel Vecchio continente — Ryanair è quotata all’Euronext di Dublino — la capitalizzazione al 18 dicembre è di 21,27 miliardi di euro, più di quella sommata di Lufthansa (9,57 miliardi), Iag (holding di British Airways e Iberia, 7,71 miliardi) e Air France-Klm (3,43 miliardi) e ben al di sopra pure delle rivali nel segmento di mercato, easyJet e Wizz Air. Da ricordare che sia sul fronte finanziario, sia su quello dei clienti Ryanair calcola il suo anno a partire dal 1° aprile per chiuderlo il 31 marzo successivo, ma in questo confronto viene usato l’anno solare (gennaio-dicembre).

Negli Usa

Al Nasdaq, negli Usa, alla chiusura del 18 dicembre Ryanair vale 29,9 miliardi di dollari (+190% rispetto a un anno prima), più dei 26,49 miliardi di Delta Air Lines, i 17,26 miliardi di Southwest, i 13,88 miliardi di United Airlines e i 9,3 di American Airlines. Al Nasdaq ogni azione della low cost europea è sui 131 dollari. L’analista Savanthi Syth della società Raymond James porta il «prezzo obiettivo» di Ryanair nello scenario base addirittura a 162 dollari, cosa che farebbe balzare la valutazione complessiva a 36,9 miliardi di dollari, grazie all’andamento dei ricavi, al contenimento dei costi e a un bilancio tra i più solidi del settore.

Il bonus in vista

I numeri di Ryanair potrebbero poi portare il patrimonio del suo amministratore delegato, Michael O’Leary, ad aumentare ulteriormente. Come ha ricordato il Financial Times il piano di bonus firmato nel 2019 preve che il ceo guadagni opzioni su azioni — per un valore di circa 100 milioni di euro — se il prezzo del titolo della low cost raggiungerà in Europa i 21 euro per ventotto giorni (ieri hanno chiuso a 18,67) o se l’azienda a marzo 2024 chiuderà l’anno fiscale con 2,2 miliardi di euro di profitti annuali al netto delle imposte (la stima è di 2 miliardi).

Le quote possedute

Nell’ultimo bilancio annuale (aprile 2022-marzo 2023) si legge che O’Leary possedeva 44.096.725 azioni di Ryanair per un valore complessivo sulla base della chiusura di lunedì 18 dicembre di 823,29 milioni di euro: le stesse azioni valevano, al 31 marzo 2023 poco più di 656 milioni. Questo lo rende uno dei ceo più ricchi al mondo. Secondo l’accordo l’amministratore delegato potrebbe esercitare le opzioni per acquistare 10 milioni di azioni a 11,12 euro l’una, portandoli così quei cento milioni circa di benefici (98,8 milioni per la precisione).

Obiettivo 1 miliardo

Gli obiettivi di prezzo dei 18 analisti finanziari che coprono la low cost vanno da un minimo di 21,7 euro ad azione — all’Euronext di Dublino — a un massimo di 29 per i prossimi dodici mesi. Il valore medio è di 23,94 euro. Questo vorrebbe dire che, al netto del bonus di quasi 100 milioni, secondo i calcoli del Corriere le sole quote possedute oggi da O’Leary varrebbero, su quel dato medio, oltre un miliardo di euro.

lberberi@corriere.it

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