La noce dopo la pesca: Esselunga racconta l’amicizia tra i bimbi nel suo nuovo spot

La noce dopo la pesca: Esselunga racconta l'amicizia tra i bimbi nel suo nuovo spot La noce dopo la pesca: Esselunga racconta l’amicizia tra i bimbi nel suo nuovo spot

Una storia di amicizia tra bambini e il Natale che fa da cornice. Esselunga torna a uno schema più tradizionale rispetto a quello della Pesca, il cortometraggio che aveva voluto uscire dagli stereotipi di una famiglia tradizionale. Più tradizionale, forse, ma non certo banale. Non ci sono renne, addobbi o Babbo Natale. Al centro, sentimenti e valori. Il nuovo spot che ieri sera è stato trasmesso in televisione, è una storia di bambini. Al centro ci sono Marta e Carlo, due bimbi che condividono la vita di tutti i giorni in due villette attigue (la scena è girata a Macherio, in Brianza) e un’amicizia. La vita li separa perché la famiglia di Marta si trasferisce in Australia e i due amici devono fare i conti con la distanza. Questa volta è una noce — quella fa anche da titolo allo spot — a fare da filo conduttore. Come dono d’addio Marta la regala all’amico. Carlo ne è ghiotto ma va ben oltre l’idea di semplice dono e la pianta in giardino.

Una storia di amicizia che resiste al trascorrere del tempo

Quindici anni dopo i ragazzi si rincontrano, proprio sotto l’albero cresciuto da quella noce. «Abbiamo voluto rappresentare una storia di amicizia che resiste al trascorrere del tempo e alla distanza e lo abbiamo fatto attraverso una noce, un frutto simbolico che ben si presta a rappresentare il concetto di cura e l’evoluzione della storia. Con l’emozione che suscita un’amicizia ritrovata desideriamo augurare a tutti buone feste», dice Roberto Selva, direttore marketing e comunicazione di Esselunga. Come nel caso de La Pesca, il gruppo della grande distribuzione fondato da Bernardo Caprotti combina la centralità della spesa con gli affetti e i valori più alti. Insomma, ancora una volta i protagonisti sono le emozioni e le persone con le loro storie di vita quotidiana che, attraverso gli occhi dei bambini, rendono ancora più commovente la magia del Natale.

Esselunga ha confermato la squadra di creativi

Visto il successo dell’edizione precedente, Esselunga ha confermato la squadra anche nella cabina di regia dello spot. Il regista è ancora il francese Rudi Rosenberg che ha messo in scena lo script con Luca Pannese e Luca Lorenzini, direttori creativi e consoci dell’agenzia Small di New York. Più che uno spot La noce è appunto un cortometraggio presentato al pubblico seguendo il canone cinematografico, con tanto di locandina pubblicata sui giornali di ieri che ne annunciava la messa in onda. Inconsueta poi per uno spot la durata di 120 secondi nella versione integrale di ieri. Il messaggio — un cocktail tra film e pubblicità — sarà poi replicato nella modalità più breve di 60 secondi fino a Natale, per poi proseguire fino all’inizio del nuovo anno nei cinema e sui canali digitali.

La famiglia moderna

Anche in questo caso sono stati scelti attori bravi ma non famosi per fotografare alcuni aspetti della famiglia moderna. Premia l’aspetto emotivo. Il film non punta su temi caldi come i rincari e l’inflazione, è piuttosto una sorta di sublimazione del gesto della spesa. Ritrae uno spaccato della società e delle sue evoluzioni, con tutte le sfide attuali, compresa quella di una famiglia che fa i bagagli, lascia la sua casa dove ha messo radici e va a vivere assieme ai figli, probabilmente per lavoro, in un altro Paese. È un dialogo intimo tra i due bambini che occupa la scena e poi tra le loro madri. Ma alla fine sono soprattutto gli sguardi dei ragazzini che catturano l’attenzione. Il supermercato, quello in cui Marta compra la noce per Carlo, che è poi quello di Monza San Fruttuoso, si intravede appena. Il gruppo si aspetta che l’effetto del cortometraggio sia meno dirompente rispetto a quello del film La Pesca che aveva scatenato discussioni e polemiche, anche tra i protagonisti della politica, facendo salire il termometro dei social network. In quello di fine settembre la protagonista era infatti una bimba con genitori separati. In entrambi i casi, il messaggio chiave è che «Non c’è una spesa che non sia importante». Nel rush natalizio di Esselunga, ieri c’è stata anche l’apertura di un nuovo store LaESSE a Milano, il dodicesimo (dieci nel capoluogo lombardo, due a Roma) con il format del negozio di vicinato.

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