Il ceo Flavio Cattaneo
Enel cerca un socio di minoranza per le batterie. Secondo più fonti, il gruppo è pronto ad aprire il capitale della divisione che gestisce i sistemi di accumulo per le rinnovabili in Italia. Si tratta di infrastrutture cruciali per la transizione verde che consentono di immagazzinare l’energia prodotta da sole e vento per poi rilasciarla in rete in base alla domanda.
Enel vuole mantenere la maggioranza
L’obiettivo di Enel, assistita da Mediobanca e Bnp Paribas, sarebbe di cedere il 49% della società e non più la maggioranza, come era invece previsto nel programma di dismissioni elaborato dalla precedente gestione di Francesco Starace. Quel piano è stato rivisto dal nuovo amministratore delegato, Flavio Cattaneo, che intende mantenere la gestione e il controllo delle attività più redditizie e strategiche, quali appunto le batterie. Durante il Capital Markets Day, del resto, Cattaneo ha rimarcato che, grazie alla flessibilità finanziaria e ai flussi di cassa, il debito non è più un problema per il gruppo che si trova quindi nelle condizioni di decidere quali divisioni valorizzare, in che misura e a quale prezzo. Stando alle prime simulazioni, il valore del 49% degli impianti di accumulo di Enel potrebbe aggirarsi fra gli 800 milioni e il miliardo di euro.
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I fondi interessati
Alla finestra vi sarebbero alcuni fondi di investimento che avevano già presentato offerte per la maggioranza. Si tratta di Sosteneo, la nuova sgr di Generali investments che fin qui ha investito circa 400 milioni, sta accelerando la crescita e la settimana scorsa ha firmato l’acquisto del 50% di Mineo Energia, proprietaria di un progetto fotovoltaico nella provincia di Catania. Poi c’è il fondo francese Infravia che ha già investito nella società degli aeroporti Save e nella Gruppo investimenti portuali a Genova, Venezia e Livorno. Infine, tra i più interessati alle batterie dell’Enel c’è il gestore olandese Dif, appena acquisito dal colosso britannico Cvc.
Gli investimenti
L’operazione rientrerebbe nel solco del piano strategico di Enel che punta a razionalizzare gli investimenti, concentrandosi su quelli a maggior ritorno e minor rischio. Per le rinnovabili, batterie incluse, il gruppo ha stanziato 12 miliardi tra 2024 e 2026, precisando però che circa la metà della risorse (6,1 miliardi) potranno arrivare da investitori terzi. Enel valuterà cioè l’opportunità di aprire il capitale delle singole società a fondi infrastrutturali, fondi pensione e altri attori istituzionali.
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28 nov 2023
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