Lufthansa, gli scioperi costano 700 mila euro all’ora: 1° trimestre in perdita, ma è record di prenotazioni

Gli scioperi costano 350 milioni di euro al gruppo Lufthansa che ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con una perdita operativa di 849 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai -273 milioni dello stesso periodo di un anno fa. È quanto comunica il colosso tedesco che include anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Discover, Air Dolomiti, il cargo e la manutenzione Technik. Il tutto mentre tratta con l’Antitrust Ue per l’ingresso nell’italiana Ita Airways. I ricavi della società sono in ogni caso saliti del 5%, a 7,4 miliardi di euro, e i passeggeri trasportati incrementati del 12% a 24 milioni, con un tasso di riempimento medio dei velivoli di quasi l’80%.

I commenti

«Oggi ci lasciamo alle spalle il primo trimestre, segnato soprattutto dagli scioperi, e ci troviamo a un punto di svolta», commenta in una nota Carsten Spohr, ceo del gruppo. «Abbiamo raggiunto accordi di contrattazione collettiva a lungo termine per la maggior parte dei nostri dipendenti. Ciò significa sicurezza e chiarezza per i prossimi anni». Quanto alle prospettive, il manager dice che la domanda è ancora forte: «Per l’estate è addirittura significativamente più alta rispetto allo scorso anno. Continuiamo quindi ad espandere la nostra offerta e a crescere, in particolare sulle rotte a lungo raggio».

Le prospettive

E infatti il gruppo tedesco sottolinea che che le prenotazioni per l’estate sono aumentate del 16% rispetto allo scorso anno con una domanda
globale di viaggi aerei forte, in particolare da parte dei viaggiatori privati; «le destinazioni più popolari nel 2024 sono ancora una volta Spagna, Portogallo, Italia e Grecia e per i viaggi a lunga distanza gli Stati Uniti, il Giappone o l’Africa meridionale».

Margine positivo nel 2024

La perdita netta, sempre a livello di gruppo, aumenta nel primo trimestre a 734 milioni di euro dai 467 milioni di euro del primo trimestre 2023. Per la seconda metà del 2024 Lufthansa stima che il risultato operativo sarà superiore a quello dell’anno precedente e per l’intero anno attende ora un margine operativo rettificato di circa 2,2 miliardi di euro.

Dalle aviolinee alla manutenzione

Guardando più nel dettaglio i dati relativi alle singole unità del gruppo, quella che racchiude solo le compagnie aeree ha chiuso i primi tre mesi con un Ebit rettificato in negativo per 918 milioni (contro i -512 milioni nel primo trimestre 2023), il cargo con -22 milioni o +3 milioni escluso l’impatto degli scioperi (contro i +151 milioni di un anno prima), mentre resta in terreno positivo la manutenzione con +116 milioni o +140 milioni al netto dell’impatto delle agitazioni (contro i +151 milioni del 2023).

Le prestazioni dei vettori

Se si osservano meglio le prestazioni delle aviolinee, la svizzera Swiss si conferma la gallina dalle uova d’oro anche in periodi complicati — d’inverno il settore è sempre in perdita — con un Ebit rettificato positivo per 33 milioni di euro nel primo trimestre di quest’anno, poi si passa subito al rosso di Brussels Airlines (-58 milioni), Austrian Airlines (-122 milioni), Eurowings (-137 milioni) e Lufthansa (-640 milioni), che è anche quella che ha subito maggiormente l’impatto degli scioperi.

Il dossier Ita Airways

Nel comunicato ufficiale non si menziona lo stato delle trattative tra Lufthansa e la Commissione europea sulla proposta di nozze con il nostro ministero dell’Economia per l’ingresso dei tedeschi in Ita Airways. Ma com’è noto Bruxelles ha chiesto alle parti coinvolte di integrare la seconda proposta di «rimedi» da inviare entro il 6 maggio per poi deliberare entro il 13 giugno 2024. Come ha raccontato il Corriere in esclusiva Ita e Lufthansa propongono di sacrificare 11 coppie di slot all’aeroporto di Milano Linate e di cedere una parte dei diritti di decollo e atterraggio alla low cost easyJet.

I conti di Air France-Klm

Anche il gruppo rivale Air France-Klm ha presentato i risultati del 1° trimestre: 6,7 miliardi di euro di ricavi, 20,9 milioni di passeggeri e una perdita operativa di 489 milioni di euro. Secondo gli analisti di Goodbody i costi (alti) restano un tema da affrontare per la società, anche perché — al contrario di Lufthansa — l’indebitamento netto è salito da 5,04 a 5,15 miliardi di euro. In ogni caso il 2024 si dovrebbe chiudere con poco meno di un miliardo di utile.

lberberi@corriere.it

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