Signorini e il matrimonio (da 100 mila euro) della figlia, a Spinelli disse: «Aldo, è un casino: ho un buco e i soldi non li ho». E lui: «Te li do io, Paolo»

diAlessandro Fulloni

Lo sfogo di Signorini con Spinelli (a cui aveva dato la concessione per il porto). «Mi mancano 3.200 euro». L'ex presidente del Genoa: «I figli a questo servono, a farsi mantenere». Nelle intercettazioni anche le vecchie fidanzate del manager: «Un farabutto con le donne» 

Quel matrimonio da «quasi 100.000 euro».  Lo sfogo di Signorini con Spinelli: «Aldo sono finito in un casino»

Paolo Emilio  Signorini (Ansa)

DAL NOSTRO INVIATO
GENOVA - «Poi lì sinceramente un casino. Oggi parto perché domani c'è il matrimonio di Giulia... devi vedere quanto mi è costato... devo fare un bonifico a saldo per il matrimonio e ho già fatto settantamila euro di spese... resta un "buco" da 3.800 euro e io questi soldi non li ho più». È il 14 luglio 2022. Le 9 di mattina. Paolo Signorini e Aldo Spinelli, come di consueto, cominciano la loro giornata con una colazione al bar «La piazza», delizioso caffè in piazza Marsala dove lavora una delle ragazze in gran confidenza con il Sciò. Il tono è quello di due vecchi amici e Signorini, unico tra i 30 indagati nell'inchiesta sulla corruzione e all'epoca presidente dell'Autorità portuale di Genova, si confida.

All'indomani ci sarà il matrimonio della figlia, cerimonia che gli è costata una valanga di soldi. «Belin ragazzi, ma che cosa ci hai fatto», chiede sgranando gli occhi Aldo, uno per cui i quattrini non sono mai stati un problema. Il manager replica sospirando: «La location, tutte le tensostrutture... sai questa qui è una che sta sempre (e poi fa un gesto con la mano, ndr)».
Spinelli: «Eh, lo so ho capito».
Signorini: «Faceva la vittima...».
Spinelli: «Ma i figli servono solo per quello, per mantenerli e dargli i soldi». Signorini: «Non mi ha mai chiesto un euro». 
Spinelli: «eh, ho capito... belin, però adesso ti costa quasi 100.000 euro, 'sto matrimonio, è giusto eh, è tua figlia Paolo...».  

Ora, da qui in poi comincia un canovaccio che mescola cronaca giudiziaria e certi scenari che paiono tratti dalla fantasia del comico genovese Gilberto Govi. Tutto seguito, anzi captato, istante per istante dagli investigatori della Guardia di Finanza. Aldo, generosissimo, davanti alle difficoltà di Signorini dice, riferendosi ai soldi che mancano: «Ma te li do io, Paolo», «un regalo da 3.200 euro lo può fare chiunque». Paolo però adesso dettaglia meglio la cifra, forse un istante prima non era stato così chiaro: «13.200 euro». «Tredicimila...  eh Paolo, io te lo faccio ma... 13.000, devi fare un bonifico di 13.200. E tu in banca non c'è lo hai?». «Aldo ho speso tutto». Il Sciò cerca di trovare una soluzione, «a mali estremi  ci vediamo a casa mia a mezzogiorno, all'una ti do i soldi, 15 mila euro, poi trovi te il modo» di versarli, «è pericoloso».

C'è da inventare una motivazione per quel conto, Aldo suggerisce «il catering». Ma Signorini è sconfortato: «È un casino, ma come ho fatto a entrare in un casino». Alle nozze, l'informativa delle Fiamme Gialle riserva una sessantina di pagine. Per pagare la cerimonia l'ex presidente dell'Autorità comincia a chiedere soldi a destra e a manca e va anche detto che lunedì Signorini,  assistito dagli avvocati  Enrico e Mario Scopesi, ai pm che lo hanno interrogato ha fornito le sue spiegazioni. Per l'accusa, i soldi provenienti dal Sciò sono l’ennesimo regalo dell’imprenditore per ottenere in cambio aiuti sulle pratiche portuali che gli interessavano. «Non è così, un’amica mi ha dato 15 mila euro e glieli ho restituiti con le vincite al casinò, che ammontavano 40 mila», è la linea di Signorini. Spinelli però lo ha già contraddetto durante l’interrogatorio di garanzia davanti alla giudice Paola Faggioni, ammettendo la consegna del denaro e l’attesa della restituzione dopo un premio di produzione.

È vero però che Signorini ridà i soldi alla sua ex compagna, sia pure dilazionando la consegna e lasciando comunque piuttosto perplessa la donna. Che si confida con l'amica del cuore alla quale «sembra impossibile che una persona, farabutto con le donne, però con la testa sulle spalle, si sia messo a fare il c. in questa maniera». Un riferimento alla vita con Spinelli, «un giro di uscite», «che l'ha cambiato tantissimo» dicono le due donne. 

La ex è un fiume in piena. Intanto ce l'ha con la «Moka», il soprannome, che non suona come un complimento, appioppato alla nuova fidanzata di Signorini, una giovane piuttosto vistosa, assidua in quei viaggi nel Principato, alla quale lui avrebbe regalato un braccialetto di Cartier da 12.000 euro. Se Signorini non è più quello di prima, è per via della frequentazione del Sciò, «potente, convincente, persuasivo». Quando Paolo «me l'ha presentato - è la confidenza - io ti giuro che ho pensato: "Ecco, adesso, a frequentarlo, questa ti presenta l'amica della fidanzata e finisce che ti ci metti assieme». La «Moka», appunto. 

Ma c'è dell'altro. Ancora dallo sfogo della ex:  «Con questo vecchio» (Spinelli, ndr) Signorini, oltre «al puro divertimento» ha anche «tantissime altre cose in comune», «ed è il motivo per cui il mio telefono è rimasto sotto controllo per tanti mesi». «Io sapevo cose, so cose, capisci», «perché fino a quando lui si fidava di me, mi raccontava "tutto" di questo vecchio». Per questo «lui mi ha fatto mettere il telefono sotto controllo perché aveva paura che io,  inc... per la "Moka", facessi qualche passo strano, andassi a parlare con qualcuno"». 

29 maggio 2024 ( modifica il 29 maggio 2024 | 11:16)

- Leggi e commenta