Spinelli intercettato e il giallo dei 30 milioni: «Questi me li hanno dati cash. Belin, la Carige adesso sviene»
Le intercettazioni di Spinelli sugli incassi grazie al 4% del terminal al porto. La Procura di Genova punta la lente di ingrandimento su questa operazione per chiarire il mistero di una trentina di milioni che potrebbero essere arrivati da qualcuno di cui l'imprenditore «sembra voler scientemente nascondere il nome»
GENOVA - Quanti milioni ha incassato, e come, la famiglia Spinelli quando ha ceduto il 4% del gruppo al fondo inglese Icon? È su questa operazione del gennaio 2023 che la Procura di Genova punta la lente di ingrandimento per chiarire il mistero di una trentina di milioni di euro che potrebbero essere arrivati agli Spinelli «con modalità diverse» da quelle usuali da qualcuno di cui il patron Aldo «sembra voler scientemente nascondere il nome».
«Tu pensa adesso il valore che prende l’azienda entrando questi qua! Perché questi portano volumi di lavoro quanto ne vuoi», dice entusiasta intercettato il re dei terminalisti all’amico dei fine settimana a Montecarlo Paolo Signorini (entrambi sono stati arrestati per corruzione assieme al governatore della Liguria Giovanni Toti). È il 2 ottobre 2022, a Genova non si parla d’altro che dell’armatore tedesco Hapag-Lloyd che acquisirà il 45% del gruppo Spinelli srl detenuto dal fondo inglese Icon. Secondo quanto dice Scio’ Aldo, come lo chiamano tra le banchine del porto, Icon dovrebbe anche riconoscergli un «premio di 50 milioni». Di questo ne aveva parlato una decina di giorni prima a un manager di una delle società di Gianluigi Aponte, il maggiore armatore mondiale e suo socio nel terminal Rinfuse, di cui l’abilissimo imprenditore genovese sembra avere una certa soggezione.
Ad Icon «c’han dato una barcata di soldi che tu non hai idea... una cosa incredibile (...) c’ han dato quasi 300 milioni!», dice forse gustando il sapore di una rivincita su Aponte, il cui volume di affari è enormemente superiore al suo. Con orgoglio sembra quasi vantarsi della capitalizzazione che, secondo i suoi calcoli, arriverebbe a 600/700 milioni. «Si sono portati a casa 280 milioni puliti (Icon, forse dopo le tasse, ma le cifre nelle telefonate variano spesso, ndr.) a noi c’ hanno dato una castagna secca! 73 milioni! (...) Come potevamo dire di no? Ma poi cash eh! Capito?», dice. Per i pm del Procuratore Nicola Piacente, l’azienda ha raggiunto questo valore anche grazie alle aree Rinfuse e Carbonile avute dall’Autorità portuale dpo aver corrotto sia il presidente Signorini sia Toti.
Di quei 73 milioni, 50 sembrano essere un «premio» che sarà incassato da Roberto Spinelli, figlio (indagato) di Aldo al quale la Spinelli fa capo. Parlandone con Signorini, il padre fa un’affermazione della quale pare pentirsi subito: «M’hanno dato tre... 30 milioni di premio (...) perché dovevano darmi un premio di 50 milioni, me l’han dato di 20. Gli altri 30 me l’han dati...va beh…», si blocca. Annota la GdF che potrebbe trattarsi di «un terzo soggetto» che «gli ha dato la differenza» di cui Spinelli «sembra voler scientemente nascondere il nome». È l’identità di questo misterioso personaggio che i magistrati vogliono scoprire per andare fino in fondo anche su cosa intendesse dire Aldo Spinelli con pagamento «cash», che poi significa in contanti.
L’operazione Icon-Hapag viene formalizzata il 12 gennaio 2023. Secondo il Domani, gli atti notarili riportano che quel giorno Icon ha prima acquistato un ulteriore 4% da Spinelli versando 21,3 milioni di euro e poi ha ceduto l’intero pacchetto del 49% raggiunto ad Hapag-Lloyd, che lo ha pagato 251 milioni di euro. Le cifre non collimano, tanto più che in alcune intercettazioni precedenti all’accordo Aldo Spinelli parla di 300 milioni dagli inglesi ai tedeschi, ma si potrebbe anche trattare di valutazioni diverse nel tempo.
Quando i soldi vengono accreditati sul suo conto, Roberto Spinelli chiama entusiasta suo padre: «Trenta milioni due e cinquanta». «Belin, la Carige adesso sviene», risponde il vulcanico Aldo.