Risolto il giallo del verbale di Spinelli jr. L'avvocato: «Dice finanziamenti leciti, convinto anche il pm»

Udienza ad hoc a Genova per dirimere il caso della dichiarazione dell'imprenditore, che poteva aprire scenari più gravi a carico di Toti. Respinta la revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli 

La frase corretta è «Toti chiedeva finanziamenti leciti», non «illeciti». Risolto dunque il piccolo giallo del verbale di Roberto Spinelli, l’imprenditore figlio di Aldo coinvolto nell'inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari il 7 maggio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. 

Questa mattina nell'ufficio della giudice di Genova Paola Faggioni, l’avvocato Sandro Vaccaro, difensore di Spinelli jr, insieme con il suo cliente e con il pm Luca Monteverde hanno riascoltato la registrazione dell'interrogatorio. Tutti hanno convenuto che l’imprenditore ha detto leciti, cioè secondo Spinelli il governatore Toti chiedeva al padre Aldo finanziamenti leciti. 

La procura aveva aveva chiesto alla giudice una perizia e la giudice aveva deciso di risolvere la questione fissando per oggi un’udienza di comparizione nel contraddittorio delle parti. «Il problema è che a tradurre è stata una macchina, un software, che in automatica ha scritto illeciti e non leciti. Comunque ora tutto è stato sistemato, a me francamente è sembrata una perdita di tempo», ha detto all’uscita l’avvocato Vaccaro.

La gip ha anche respinto la revoca degli arresti domiciliari per Aldo Spinelli. L’imprenditore, indagato per corruzione, vede invariata la sua misura cautelare. Faggioni ha considerato la possibilità, «tutt’altro che astratta, che continui a perseguire interessi imprenditoriali, curando, dirigendo e gestendo le pratiche societarie».

27 maggio 2024

- Leggi e commenta