Inchiesta Toti, audio contestato, Spinelli jr in aula: «Finanziamenti leciti».«No, illeciti»

diGiuseppe Guastella e Andrea Pasqualetto

Genova, oggi il confronto con i pm davanti al gip. Sospetti sulle frasi di Scio’ Aldo a Toti

«Finanziamenti leciti» o «finanziamenti illeciti»? Cos’ha davvero dichiarato Roberto Spinelli, indagato per corruzione con il padre Aldo nell’inchiesta per tangenti in Liguria? Il dubbio è venuto per il fatto che nella trascrizione letterale dell’interrogatorio di Spinelli jr davanti alla gip di Genova è riportato, testuale: «Toti ci chiedeva finanziamenti illeciti», riferendosi ai versamenti del padre alla lista Toti

Una frase secca ed esplosiva come la dinamite, soprattutto in un processo per corruzione dove l’indagato eccellente, il governatore Toti, respinge ogni accusa. «Contesto di aver detto illeciti. Ricordo con assoluta certezza di aver pronunciato le parole “finanziamenti leciti”», si era affrettato a precisare Spinelli non appena letto il testo integrale dell’interrogatorio. È evidente che dire leciti o illeciti fa tutta la differenza del mondo in un procedimento del genere. Ma, si dirà, se l’indagato sostiene che intendeva dire leciti la questione non si pone. Ci sarà stato un errore nella trascrizione o magari Spinelli ha detto illeciti senza volerlo, oppure l’audio è confuso. In fondo, in un audio la differenza fra «finanziamentileciti» o «finanziamentiilleciti» potrebbe essere impercettibile. 

Comunque sia, ne è nato un caso, con tanto di richiesta di perizia da parte del Pm alla giudice Paola Faggioni che ha deciso di risolvere la questione fissando per oggi un’udienza di comparizione nel contraddittorio delle parti. Di qua l’accusa, con il pm Luca Monteverde che propende per «finanziamenti illeciti», di là la difesa, con Roberto Spinelli e l’avvocato Sandro Vaccaro, suo difensore, a sostenere i «finanziamenti leciti». Una sorta di confronto all’americana. Domanda: il traduttore è stato convocato? No, non può esserlo. Perché non si tratta di un trascrittore in carne e ossa che si è messo all’ascolto, ma di una macchina, un software che traduce in automatico le audizioni. «È proprio questo l’inghippo. Se le parole non vengono scandite bene il rischio è che ne esca una traduzione sbagliata», dice Vaccaro che considera l’udienza del tutto inutile: «Una perdita di tempo, anche perché dalla registrazione si capisce perfettamente che Spinelli dice leciti. In ogni caso al dibattimento non potrebbe mai reggere una prova del genere, dal momento che il mio cliente si è premurato di segnalare da subito l’errore». 

Perché, dunque, tanto puntiglio da parte del magistrato? Premessa: esiste un verbale ufficiale d’interrogatorio che è quello redatto dal cancelliere. Dove, sorpresa nella sorpresa, i «finanziamenti» non compaiono proprio, né «leciti» né «illeciti». Possibile che una frase del genere sia stata omessa? Non va poi dimenticato che in questa indagine la Procura sta dando la caccia ai finanziamenti illeciti, che vengono contestati a Spinelli e Toti nella forma della corruzione, cioè come do ut des: l’imprenditore che finanzia i Comitati elettorali del governatore e il governatore che velocizza le pratiche dell’imprenditore. Prima fra tutte la proroga di 30 anni della concessione del terminal Rinfuse deliberata dal Comitato di gestione del porto a favore di Spinelli. 

I sospetti della Procura emergono chiaramente dall’interrogatorio di Toti, quando il pm gli ricorda una conversazione intercettata nella quale Spinelli, il giorno prima della delibera, dice al Presidente: «Quello ufficiale è il due per mille… tutto il resto dopo». Cosa intendeva dire Spinelli con quel «resto»?, chiede il pm. «Faceva sicuramente riferimento al finanziamento. Il dopo significa un ulteriore finanziamento», risponde Toti. Nella stessa intercettazione, alla fine Toti aggiunge: «Festeggiamo le rinfuse a Montecarlo». Insomma, gli inquirenti ci vedono qualcosa che potrebbe andare oltre il lecito. E siccome l’interpretazione dell’ audio di Spinelli jr di cui si discute è centrata proprio su questo, gli inquirenti intendono quantomeno fugare ogni dubbio. La parola passa al giudice.

26 maggio 2024 ( modifica il 26 maggio 2024 | 22:25)

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