Inchiesta Genova, Signorini sarà interrogato lunedì
L'ex presidente dell'Autorità portuale è stato arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto «sistema Toti»
Lunedì prossimo sarà interrogato dai pm di Genova Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente dell'Autorità portuale del capoluogo ligure, arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto «sitema Toti». Davanti al gip Signorini, finito in carcere, si era avvalso della facoltà di non rispondere.
È stato lo stesso manager, tramite il suo avvocato Enrico Scopesi, a
chiedere ai pubblici ministeri di essere sentito.
La Procura contesta a Signorini le tangenti ricevute dall'imprenditore Aldo Spinelli in cambio di favori rispetto al rinnovo della concessione trentennale per il terminal Rinfuse e l'assegnazione di altre aree. L'ex presidente dell'Autorità portuale, amministratore delegato di Iren, si trova nel carcere di Marassi.
È accusato di aver ricevuto, sempre da Spinelli, denaro e regali, ma anche alloggi in alberghi a Montecarlo e fiches per il casinò: 42 notti nel Principato, massaggi e altri regali per un valore complessivo di decine di migliaia di euro.
Per i pm Luca Monteverde e Federico Manotti, inoltre, avrebbe agevolato anche l'imprenditore Mauro Vianello, anche lui indagato per corruzione, a cui Spinelli avrebbe anche fatto avere una consulenza da 200 mila euro da Iren.
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