|
Gran parte dei palazzi di Saltivka mostrano ancora evidenti le ferite delle bombe. Alcuni a quindici piani sono completamente bruciati, altri hanno le facciate crollate dal tetto alle fondamenta. Qualcuno appare quasi intatto, se non fosse per i fori delle schegge su parte dei muri e la mancanza di vetri alle finestre. Poi però, se guardi meglio, scopri alcuni appartamenti sventrati, balconi mancanti, infissi saltati. Saltivka fu il quartiere di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina situata a una trentina di chilometri in linea d’aria dal confine russo, più drammaticamente devastato dall’invasione voluta da Putin due anni fa. Le truppe russe lo occuparono in parte, gli abitanti furono costretti a fuggire in massa. I soldati ucraini lo liberarono nel settembre 2022.
- Oggi qualcuno è tornato. Difficile dire quanti, manca un censimento preciso. «A occhio e croce tra il 25 e 30 per cento. Ma vivere qui è ancora molto difficile, le strutture sono pericolante e la municipalità fatica a operare», ci dice Jana, 53 anni, commessa in una piccola drogheria ricostruita completamente nella zona verde che circonda i palazzi. C’è povertà, molti uomini sono al fronte, ci sono state vittime e qui non è difficile cogliere la fatica della guerra. «Dura da troppo tempo. Siamo stanchi, non se ne vede la fine», dicono Tania e Oxana, due donne sulla quarantina, incontrate mentre stavano andando a prendere i figli a scuola. Loro, e non sono le sole, sarebbero ben contente si arrivasse a un accordo di pace don Mosca. «Ma sì, ci andrebbe bene anche se i russi si tengono ciò che si sono rubati con la forza. L’importante è farla finita, troppe distruzioni, troppe morti», esclamano. Poi però entrambe ammettono che la cosa è molto più facile da dire che non da fare. «Il problema è che Putin non ha smesso di pensare che alla fine vuole occupare tutta l’Ucraina. Come fidarsi? Non sappiamo», dicono. Fa freddo, i bambini si lamentano. E intanto sono arrivati gli operai del comune che devono sostituire i fogli di compensato alle loro finestre, pare che stiano finalmente arrivando i vetri.
|
|