Dal nostro corrispondente
GERUSALEMME — Seduto a capotavola, lui che dei comandanti attorno � il capo, definisce la missione: �Essere pronti per la guerra sul fronte nord�. Mentre il premier Benjamin Netanyahu continua a guardare a sud e ripete �andremo avanti fino alla vittoria, ci vuole un’azione potente a Rafah�, Herzi Halevi — alla guida delle forze armate — sale verso il confine con il Libano , perch� gli scontri quotidiani con Hezbollah sono saliti di livello, anche di un paio, e il rischio � il conflitto totale. I razzi lanciati dal gruppo sciita, sponsorizzato e armato dall’Iran, raggiungono Safed, la citt� dei cabalisti, feriscono sette persone, una soldata resta uccisa in una base sulle colline della Galilea. L’aviazione israeliana risponde con i bombardamenti pi� pesanti di questi oltre quattro mesi, negli attacchi — dicono fonti libanesi — sono stati uccisi tre civili e due paramilitari del gruppo.
Hezbollah, razzo uccide una donna I generali pensano al fronte nord
Netanyahu non manda la delegazione al Cairo. Pressioni Usa per l’evacuazione dei civili

Le proteste
Il primo ministro tira dritto con quello che ormai � diventato il suo slogan: solo la pressione militare pu� portare alla liberazione degli ultimi ostaggi tenuti a Gaza, un centinaio sarebbe ancora in vita. Cos� ha deciso di non rimandare oggi la delegazione al Cairo per continuare le trattative, perch� — rivelano i suoi consiglieri alla rivista digitale Axios — �ormai solo un cambio di posizione da parte di Hamas consentirebbe di riavviare con i negoziati�. I famigliari dei sequestrati protestano davanti a casa sua e a quella di Benny Gantz, che ha lasciato l’opposizione per partecipare al consiglio ristretto di guerra: �Li state condannando a morte�. Gli egiziani stanno comunque discutendo la possibilit� di una tregua in cambio del rilascio dei rapiti con la delegazione di Hamas, anche se fonti dal Cairo spiegano che gli altri leader avrebbero perso i contatti con Yahya Sinwar, il capo dei capi e pianificatore dei massacri del 7 ottobre.
L’appello
Ai fondamentalisti — e suoi rivali — si appella Abu Mazen, il presidente palestinese: �Dovete raggiungere un accordo al pi� presto per risparmiare al nostro popolo un flagello dalle conseguenze minacciose quanto la Nakba nel 1948�. La catastrofe, � come i palestinesi chiamano la nascita di Israele nel 1948 e l’esodo della popolazione araba. Il timore del ra�s � che l’annunciata offensiva su Rafah, sugli ultimi chilometri quadrati della Striscia dove � ormai ammassata la maggior parte degli abitanti, prema la popolazione sul confine con l’Egitto fino all’espulsione da Gaza.
Le pressioni di Washington
Netanyahu ha chiesto ai generali, su pressione degli americani, un piano per l’evacuazione dei civili verso il nord che hanno dovuto abbandonare all’inizio del conflitto e sulla costa del Mediterraneo: �L’incursione partir� solo dopo�, assicura il premier. Che ha ricevuto al telefono l’invocazione di Emmanuel Macron, il presidente francese: �Dovete fermarvi, il bilancio dei morti nella Striscia � intollerabile�, i palestinesi uccisi sono quasi 29 mila. Marted� il missile sparato da un drone ha ferito Ismail Abu Omar: come reporter lavora anche per Al Jazeera e il 7 ottobre si era ripreso con il cellulare mentre esaltava la mattanza commessa da Hamas nel sud di Israele.
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14 febbraio 2024 (modifica il 14 febbraio 2024 | 22:42)
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