La rivista Sports Illustrated licenzierà gran parte dei propri dipendenti

Sports Illustrated, la rivista licenzierà gran parte dei dipendenti Sports Illustrated, la rivista licenzierà gran parte dei dipendenti

Sport Illustrated, rivista settimanale americana tra le più autorevoli del mondo dello sport, ha annunciato per il 2024 un grosso piano di licenziamenti che interesserà gran parte della forza lavoro. Venerdì 19 gennaio, la società che possiede la licenza di pubblicazione del magazine, Arena Group, ha mandato una nota ai dipendenti per informarli dell’intenzione di esonerare «la maggior parte dei lavoratori, se non tutti».

I licenziamenti

Secondo quanto riporta il New York Times, alcuni giornalisti sono stati avvisati con una videocall di circa 7 minuti, dove i rappresentanti del gruppo hanno confermato la pubblicazioni di contenuti digitali, almeno fino al raggiungimento di una soluzione concreta. Altri, invece, hanno ricevuto una mail che confermava loro il posto di lavoro per altri 90 giorni. Sembra certo, però, che in qualche forma il giornale sopravviverà. Il tracollo di Sport Illustrated è iniziato con l’ascesa del web e il maggiore costo della carta, che ha portato a un ingente calo di vendite di copie. Una fase che, già alcuni anni fa, aveva portato a un primo taglio del personale.

Il futuro della rivista

Nonostante il declino della rivista, iniziato alcuni anni fa, la nota ha sorpreso tutti coloro che ci lavorano, ma anche appassionati e fedeli lettori, che si chiedono quale sarà ora il futuro di Sport Illustrated. La nota è stata diffusa dal sindacato del giornale e ben presto negli Stati Uniti ha fatto il giro di tutti i giornali e televisioni. Authentic Brands Group, la società proprietaria della rivista, ha dichiarato che l’intenzione non è di far sparire il magazine ma non ha svelato ulteriori dettagli, senza nemmeno specificare se la versione cartacea continuerà a uscire o rimarrà attivo solo il sito web. «Authentic è qui per garantire che il marchio Sports Illustrated continui a prosperare come ha fatto negli ultimi 70 anni — hanno dichiarato i vertici del gruppo —. Vogliamo garantire che il tradizionale pilastro mediatico di Sports Illustrated, supportato dalla pubblicità, abbia la migliore gestione possibile, per preservare la completa integrità dell’eredità del brand».

La storia

Sport Illustrated è nata nel 1954 e si è distinta nel corso degli anni per le sue analisi e gli articoli di approfondimento, oltre che per la cura nella scelta di fotografie e illustrazioni, in particolare quelle in copertina. Negli anni sono stati raccontati gli idoli e i campioni dello sport più iconici del momento, fino a raggiungere 3 milioni di abbonati e diventare un riferimento per gli appassionati di ogni genere di competizione sportiva. Per le stesse star, finire sulla copertina di Sport Illustrated era un sogno che ogni atleta avrebbe voluto realizzare. Nel 2019 la proprietà è passata all’attuale ABG, il quale però a sua volta ha ceduto i diritti di pubblicazione per dieci anni alla società editoriale Arena Group. È di pochi giorni fa, inoltre, la notizia che quest’ultimo - a causa di grossi problemi finanziari - non ha pagato la quota trimestrale per la licenza ad ABG, pari a 3,75 milioni di dollari.

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