Manovra, via libera del Senato: dal taglio del cuneo fiscale al Ponte sullo Stretto, tutte le misure
di Valentina Iorio
Sono circa mille, tutti dei partiti di opposizione, gli emendamenti alla manovra presentati in commissione Bilancio alla Camera. Lo si apprende da fonti parlamentari. Sarebbero oltre 300 gli emendamenti presentati sia dal Pd che dal M5s, 260 di Alleanza verdi e sinistra (Avs), una settantina da Azione, il resto di Italia Viva e +Europa.
di Valentina Iorio
Per quanto riguarda il Pd, Ubaldo Pagano, capogruppo in Commissione bilancio, ha spiegato anche che «nel passaggio in Aula presenteremo con gli altri gruppi di opposizione un numero di emendamenti più ristretto, compatibile con l’andamento dei lavori, a fronte del quale il governo non porrà la fiducia». Tra le proposte di modifica, i dem insistono sul salario minimo, l’aumento di 4 miliardi all’anno del Fondo sanitario nazionale, l’eliminazione di tutte le penalizzazioni rimaste per le pensioni di medici, infermieri e delle altre categorie del pubblico impiego, ma anche il ripristino delle risorse del Fondo per le disabilità, la riduzione dei tagli agli enti locali. «Raddoppiare le risorse per i centri antiviolenza per le donne e l’aumento degli sgravi contributivi per le assunzioni di donne vittime di violenza», ha ricordato ancora Pagano.
Dopo l’ok del Senato al disegno di legge, i dettagli sulle modifiche proposte si apprendono alla conclusione, appunto, della discussione in Commissione bilancio della Camera. Le votazioni sugli emendamenti - per valutare quali sono ammissibili e quali sono - sono in programma per la mattina di mercoledì 27 dicembre, dopo le festività natalizie. Sembra che la volontà delle parti (maggioranza e opposizione) sia quella di ricavarne circa un centinaio e non di più, in modo da ostacolare la fiducia con tempistiche troppo lunghe e dare il giusto tempo alla discussione. Da giovedì 28 dicembre, infatti, il testo sarà in Aula e il 29 ci sarà il voto finale.
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
«Il dialogo dovrà essere costruttivo con le opposizioni per far fede all’accordo sancito dalla capigruppo. Sono certo che troveremo un punto d’incontro per dibattere gli emendamenti più attenzionati dall’opposizione». Così uno dei relatori della manovra alla Camera, Roberto Pella (Fi), interpellato sull’avvio dei lavori in Commissione bilancio a Montecitorio dove, evidenzia, «la discussione è stata affrontata in maniera puntuale ma collaborativa». Conclusa la discussione generale, mercoledì inizierà il voto sugli emendamenti e sono circa 1.000 quelli presentati dalle opposizioni: un numero elevato, dal momento che la commissione deve chiudere l’esame entro la sera del 27 perché il 28 il testo è atteso in Aula.
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23 dic 2023
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