Il Parlamento ha votato contro alla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ammesso - dopo l’approvazione in Senato della manovra 2024 - che lui avrebbe dato il via libera «ma non tirava aria», ha detto. Così, al prossimo Eurogruppo, fissato per lunedì 15 gennaio 2024, l’attenzione sarà rivolta soprattutto a lui, che rappresenterà l’unico dei 20 Paesi dell’Unione europea ad aver bocciato la modifica del Mes.
Il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna, e il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, hanno allertato sul rischio che l’Unione bancaria non giunga al completamento. Si tratta del trasferimento di competenze nel campo della vigilanza sulle banche dalle autorità nazionali ad autorità europee, che regge su due strumenti: il Mes, ovviamente, e il Meccanismo di risoluzione unico.
Quindi, cosa succede ora?
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