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Manovra, via libera del Senato: dal cuneo fiscale al Ponte sullo Stretto, tutte le misure No al Mes, e ora? Le conseguenze e i rischi
Il Senato ha approvato la Manovra con 109 sì, 72 no e 2 astenuti. Il provvedimento ora passa all’esame della Camera e il via libera finale del Parlamento è previsto - in base agli accordi intercorsi tra i gruppi - senza fiducia nella giornata del 29 dicembre. «Abbiamo approvato il bilancio dello Stato, dove c’è dentro anche quello che abbiamo fatto. Tanti l’hanno criticato, siccome viviamo in tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà», ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a margine dell’approvazione a Palazzo Madama. Giorgetti ha risposto anche ad alcune domande dei cronisti sul Mes. «Il ministro dell’Economia e delle Finanze aveva interesse che il Mes fosse approvato per motivi economico finanziari ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni con giurì d’onore e queste cose qui non mi pare ci fosse aria, mi è sembrato non ci fosse aria ma per motivazioni non soltanto economiche», ha spiegato il ministro. E, in merito alla richiesta di dimissioni dopo la bocciatura della riforma, ha aggiunto: «I consigli dell’opposizione sono sempre utili però permettetemi che poi decido io».
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