Josh Cahill, il blogger che recensisce (e fa arrabbiare) le compagnie aeree: «Controllo anche i bagni»
di Leonard Berberi
Un velivolo utilizzato da Air Serbia è andato a sbattere contro un impianto di luci alla fine della pista dell’aeroporto di Belgrado ed è potuto rientrare soltanto un’ora dopo aver sorvolato l’area e fallendo il primo tentativo di atterraggio. Nessuno dei passeggeri e del personale del volo JU324 diretto a Düsseldorf, in Germania, si è fatto male. Ma la fusoliera presenta danni tali che secondo gli esperti avrebbero potuto causare conseguenze ben peggiori. Il fatto è accaduto il tardo pomeriggio di domenica 18 febbraio.
Non è al momento certo perché il jet — un Embraer E195LR — sia andato a toccare la struttura. Secondo una prima ricostruzione — non smentita dalle autorità locali — i piloti avrebbero sbagliato punto d’ingresso nella striscia d’asfalto e non avrebbero calcolato bene le distanze minime necessarie per decollare. Il velivolo avrebbe toccato il «Localiser», noto anche come «albero», che fornisce le indicazioni di atterraggio — in modalità strumentale — ai velivoli. Lo scalo è rimasto chiuso per circa un’ora.
La rotta dell’Embraer attorno all’aeroporto di Belgrado (da Flightradar24)
I dati forniti dai siti specializzati mostrano che l’aereo invece di prendere l’intersezione D6 — che avrebbe condotto a un punto della pista a 2.300 metri dalla sua fine —, ha imboccato alle 17.37 quella precedente, D5, che concede mille metri in meno di spazio per dare la massima spinta ai motori. Dalla torre di controllo avrebbero chiesto se ritenevano sicuro decollare da quel punto e i piloti avrebbero risposto in modo affermativo.
di Leonard Berberi
L’Embraer con 118 sedili — noleggiato da Air Serbia dal charter greco Marathon Airlines — è decollato poco più di un minuto dopo, ma ha potuto iniziare a staccarsi dalla pista soltanto quando questa era ormai terminata, tant’è vero che di solito — a quel punto — il jet si dovrebbe trovare già a circa 50 metri di quota. Cosa che non è successa domenica pomeriggio, secondo i valori forniti dai siti di tracciamento.
I danni all’impennaggio di coda
Subito dopo i piloti hanno informato la torre di controllo di aver colpito qualcosa e di temere di avere problemi ai flap. Una volta raggiunti i 1.265 metri di quota sono poi scesi velocemente a 350, per risalire poi e provare la discesa d’emergenza. Ma una volta scesi a 83 metri — attorno alle 18.21 — e con la pista lì davanti, l’aereo è risalito. L’atterraggio è stato poi effettuato alle 18.36. Dopo aver fatto sbarcare tutti, i tecnici e i vigili del fuoco hanno constatato diversi danni e anche perdite idrauliche.
Evo kako je izgledao E-195 reg. OY-GDC kompanije Marathon airlines koji leti za ErSrbiju večeras posle prinudnog sletanja na BEG.😕 pic.twitter.com/crLJURHeDa
— Peđa Vučetić (@Pedjijatar) February 18, 2024
«Il volo JU324 di domenica 18 febbraio da Belgrado a Düsseldorf, operato da una compagnia partner, è rientrato per motivi tecnici», fa sapere Air Serbia in una nota. «La compagnia si scusa per l’inconveniente. La sicurezza dei passeggeri non è mai stata messa in discussione». Secondo il database specializzato ch-aviation l’aereo ha poco più di 15 anni, è nella flotta di Marathon Airlines — che poi l’ha noleggiato ad Air Serbia — dallo scorso ottobre e aveva fino al giorno dell’incidente un valore di mercato di quasi 10 milioni di dollari.
lberberi@corriere.it
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