Talent Garden internazionalizza, The Social Hub entra con il 5%

Talent Garden internazionalizza, The Social Hub entra con il 5% Talent Garden internazionalizza, The Social Hub entra con il 5% Charlie McGregor, Irene Boni e Davide Dattoli

Imparare le lingue a scuola crea nuove opportunità anche professionali, promuove la consapevolezza culturale e la coesione sociale e alle imprese permette di crescere sui mercati globali. In Talent Garden la lezione che continua a tramandare l’Europa unita l’hanno appresa subito e infatti da oggi cominceranno a parlare anche un po’ olandese. Perché proprio la lingua di Erasmo e Rembrandt? Perché The Social Hub — la catena di hotel, coworking e spazi sociali ibridi nata ad Amsterdam nel 2012 con il nome The Student Hotel — acquisisce il 5% della società fondata da Davide Dattoli nell’ambito di un aumento di capitale da 10 milioni. Il finanziamento è stato condotto per la maggior parte dal gruppo olandese, ma vi ha partecipato anche il socio storico di Talent Garden, la Startip di Tamburi Investment Partners; a questa si sono aggiunti Angelini Investments del gruppo farmaceutico Angelini; l’incubatore di startup Digital Magics; D’Amico Partecipazioni Finanziarie e Fi.Pa. Finanziaria di partecipazione del gruppo navale D’Amico; Viris, Eurofinleading (Ceresio Investors), Alessandro Fracassi (Mutuionline) e Ga.Ma., il veicolo di famiglia di Gaetano Marzotto. Advisor dell’operazione BonelliErede, Pedersoli, Equita Group, Pirola Pennuto Zei & Associati, Tamburi Investment Partners e Milano Notai.

L’obiettivo è creare in Europa una piattaforma unica in campo «edutech» per lavoratori e studenti desiderosi di potenziare le proprie prospettive di carriera all’estero. «Quest’anno Talent Garden registrerà il 60% di ricavi oltre confine. E ora vediamo una grande opportunità di crescita sia a livello italiano che internazionale — spiega Dattoli —. Grazie alla sua capillare presenza, The Social Hub può aiutarci ad attrarre studenti e ad aprire nuove sedi nei Paesi comuni come Spagna, Italia e Austria». La rete europea degli olandesi con le sue 16 strutture costituirà la base principale da cui Talent Garden condurrà i programmi educativi in ambito digitale, unendo formazione e ospitalità per professionisti internazionali fuori sede. A loro disposizione ci saranno gli strumenti di apprendimento di Talent Garden dedicati a intelligenza artificiale, gestione dati, marketing digitale, user experience e in generale digital transformation.

«Adesso siamo in grado di dare un’opportunità educativa unica alle nostre comunità in tutta Europa, che porterà ad un livello superiore l’offerta per i nostri studenti, coworker e ospiti — precisa Charlie McGregor, ceo e creatore di The Social Hub —. Possiamo espandere il nostro ampio programma rivolto alla community, includendo corsi significativi e divertenti, che affinano e sviluppano il talento». Il gruppo di Amsterdam conta mille dipendenti e 23 sedi; altre quattro apriranno entro in Italia il 2025 tra Roma, Firenze, Milano e Torino. Alle sue spalle ci sono il fondo pensione olandese Apg e il fondo sovrano di Singapore Gic che nel giugno 2022 hanno irrobustito la loro quota valorizzando l’ospitalità ibrida di The Social Hub 2,1 miliardi di euro. «Accompagneremo il loro investimento con un progetto pilota della durata di due anni e la prospettiva di allargarlo ulteriormente al resto d’Europa — aggiunge Irene Boni, ceo di Talent Garden —. Nelle loro sedi di Firenze, Bologna e Vienna costruiremo un percorso di formazione per i loro studenti-. Potranno usufruire perciò di un modulo di studio aggiuntivo, messo a punto da noi e orientato a fornire competenze legate alle nuove frontiere del lavoro digitale. Se l’investimento per loro è finanziario, ma soprattutto industriale e coerente con il loro piano strategico, per noi rispetta pienamente la vocazione europea del gruppo». Talent Garden — che tra gli azionisti di lungo corso, assieme a Tamburi, conta pure la Cassa Depositi e Prestiti — forma ogni anno più di 20 mila manager e 5.000 studenti. Con il nuovo socio punta a incrementare questa soglia di 5-10 mila unità.

«Uno dei grandi focus su cui investiamo è l’intelligenza artificiale e notiamo un grande bisogno di formazione nei ragazzi e nei manager una domanda che ci fa ambire a raddoppiare le dimensioni del nostro gruppo entro i prossimi tre anni», rivela Dattoli. «L’intelligenza artificiale sta cambiando il mercato del lavoro e crediamo che investire nella formazione sia l’unica arma per reagire ai grandi sconvolgimenti che accadono nel mondo». Talent Garden oggi dà lavoro a 260 persone e fattura 40 milioni, gareggiando con la piattaforma francese Le Wagon e la spagnola Isdm. «Stiamo valutando operazioni di acquisizione: il mercato è frammentato tra piccole società che fanno piccoli numeri e noi possiamo espanderci in maniera importante». Occhi dunque puntati sul comparto business to business in Italia, Francia e Spagna.

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