Putin alza il tiro: "Colpiremo gli F-16 usati contro la Russia ovunque si trovino". Ma sull’ipotesi di attaccare l’Europa smentisce: “Sciocchezze”

MOSCA – La Russia non ha intenzione di attaccare l’Europa o nessun paese della Nato, né la Polonia, gli Stati Baltici o la Repubblica Ceca, ma se l’Occidente fornirà caccia F16 all’Ucraina, allora li abbatterà “ovunque si trovino”. Lo ha detto mercoledì il presidente Vladimir Putin parlando ai piloti militari in un centro dell’aeronautica a Tver, Nord-Ovest della Russia, nel suo primo viaggio dopo la rielezione per un quinto mandato al Cremlino.

Secondo Putin, i Paesi occidentali “spaventano la loro popolazione con una possibile “minaccia russa”” per giustificare la contrazione delle loro economie e della qualità della vita. Ma, ha aggiunto, “non abbiamo intenzioni aggressive nei confronti di questi Stati”. “Non avremmo mai fatto nulla in Ucraina se non ci fosse stato un colpo di stato e poi le operazioni militari nel Donbass. Hanno iniziato loro la guerra nel 2014”, ha detto tornando a definire un golpe la rivolta di Majdan di otto anni fa e a denunciare la violazione dei successivi Accordi di Minsk.

Secondo la trascrizione dell’incontro diffusa giovedì dal Cremlino, Putin ha poi ribadito: “Pertanto, questa è una totale assurdità, l’idea di un attacco ad altri Paesi - Polonia, Stati baltici e anche i cechi hanno paura. Sono solo sciocchezze, un altro modo per ingannare la popolazione ed estorcere spese aggiuntive alle persone, costringendole a portare questo peso sulle proprie spalle. È tutto”.

A chi chiedeva se sarebbe stato consentito colpire i caccia F16 che l’Occidente ha promesso di inviare in Ucraina anche negli aeroporti della Nato, Putin ha poi risposto che tali aerei non cambieranno “la situazione sul campo di battaglia” in Ucraina. E ha aggiunto: “E distruggeremo gli aerei proprio come distruggiamo oggi i carri armati, i veicoli corazzati e altre attrezzature, compresi i lanciarazzi multipli”. Per poi concludere: “Naturalmente, se verranno utilizzati da aeroporti di Paesi terzi, diventeranno per noi obiettivi legittimi, ovunque si trovino. E gli F-16 sono anche portatori di armi nucleari, e dovremo tenerne conto anche quando organizzeremo il lavoro di combattimento”.

Parole che secondo l’ex consigliere presidenziale e politologo Sergej Markov, sono “un chiaro avvertimento di Putin ai paesi della Nato: se rinuncerete ai vostri aeroporti per le operazioni di combattimento delle forze armate ucraine, noi li colpiremo. Il problema è che in Ucraina, a quanto pare, attualmente non ci sono aeroporti per gli F16. Pertanto, la Nato sta valutando la possibilità di far partire gli aerei F16 ucraini da aeroporti in Polonia e Romania. Putin li avverte: poi li colpiremo”.