Bper in manovra, spunta l’ipotesi di Marina Natale per il posto di ceo

Bper in manovra, spunta l'ipotesi di Marina Natale per il posto di ceo Bper in manovra, spunta l’ipotesi di Marina Natale per il posto di ceo Marina Natale

Il cantiere Bper comincia a prendere forma. Mentre procedono le trattative con i sindacati per definire mille uscite entro la fine dell’anno, si fanno più consistenti le ipotesi sul rinnovo della governance. L’assemblea sarà a primavera, in coincidenza con l’approvazione del bilancio, e la lista del cda è verosimile che arrivi tra gennaio e febbraio e che porti con sé anche una rosa di nomi da cui pescare il nuovo amministratore delegato a cui spetterà il compito di accelerare gli investimenti e la crescita. A farsi strada è l’idea di Marina Natale, l’ex amministratrice delegata di Amco, la spa del Tesoro per gli npl, un solido curriculum bancario, già in Unicredit, attualmente consigliere indipendente di WeBuild. Sarebbe l’unico nome esterno al perimetro di Bper fin qui emerso. Gli altri candidati che sarebbero al vaglio in questo momento sono Gianni Franco Papa, ex Unicredit, ora consigliere della banca di Modena e di Gian Luca Santi, vice direttore e responsabile della finanza, esperto di operazioni straordinarie. La nomina potrebbe essere centrale in un eventuale riassetto bancario che avrà come perno Mps. Dopo la vendita sul mercato del 25% da parte del Mef, sceso al 39,23% della banca senese, le aggregazioni tra istituti sembrano più fluide da realizzare. Senza contare che il ministero potrebbe ulteriormente limare la propria quota, magari in occasione della chiusura a marzo dei conti del 2023 che dovrebbero registrare un utile superiore agli 1,1 miliardi. Una scadenza che coincide con la fine del lockup dello Stato.

L’attuale amministratore delegato di Bper, Piero Luigi Montani, che siede sulla poltrona di ceo dal 2021, ha già portato a casa le integrazioni di Carige e dei 500 sportelli di Ubi. Gode della stima della Bce e ha portato avanti un grande lavoro di trasformazione dell’istituto emiliano che, secondo il mercato, resta il candidato più gettonato per le nozze con Mps. Le due banche condividono una forte matrice commerciale di rete e i loro valori in Borsa non sono più molto distanti. Modena capitalizza 4,4 miliardi, Siena 3,83 miliardi a valori correnti. Nell’ipotesi di una fusione, secondo alcuni calcoli, nel caso di una fusione alla pari, lo Stato avrebbe una quota attorno al 17-18% della nuova realtà, il gruppo Unipol, azionista poco sotto il 20% di Bper, potrebbe avere una partecipazione sopra il 10%. Per il Mef potrebbe a quel punto aprirsi lo status di «silent partner»: con quella quota potrebbe infatti essere considerato un «partner silenzioso», ovvero un socio senza diritto di voto, nè rappresentanza in cda, ma che potrebbe beneficiare dei dividendi del futuro istituto di credito. A quel punto l’uscita del Mef dal Monte dei Paschi imposta dall’Europa sarebbe meno urgente.

Intanto, proseguono le trattative tra Bper e i sindacati per chiudere entro la fine dell’anno l’accordo sulle mille uscite previste dal piano industriale Bper e-volution, mitigate però da 500 nuovi ingressi. Nel 2022 erano già usciti 1.100 dipendenti e a marzo scorso altri 540, a fronte di 800 domande inoltrate. Ad agevolare l’operazione sono le risorse arrivate dal margine di interesse spinto dal rialzo dei tassi. In questo modo Bper può permettersi di spesare sull’anno fiscale 2023 il costo degli esodi. La ex popolare emiliana ha visto il margine di interesse salire dell’89% nei nove mesi a 2,4 miliardi. Nello stesso periodo l’utile netto si è attestato a 1,1 miliardi.

Iscriviti alle newsletter di L'Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo

One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)

E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18


Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.