Da qualche mese alcune compagnie telefoniche hanno introdotto all’interno dei loro listini delle offerte fisso e mobile che prevedono un meccanismo di indicizzazione all’inflazione. Ciò significa che il canone mensile non rimane fisso nel tempo, almeno fino a quando la compagnia non decide di modificarlo, ma che si adegua in maniera automatica al tasso di inflazione. Con l’aiuto degli esperti di SOStariffe.it cercheremo di capire come funzionano queste tariffe telefoniche indicizzate, che genere di aumenti ci si può aspettare e cosa si può fare per evitare i rincari.
Tariffe dei telefoni collegate all’inflazione? Cosa cambia nel 2024


Cosa cambia per le tariffe di telefonia fissa e mobile da gennaio 2024
Le annunciate tariffe telefoniche indicizzate all’inflazione entreranno in vigore a partire da gennaio 2024. Al momento soltanto alcuni tra i principali operatori di telefonia fissa e mobile italiana hanno introdotto questa novità. Il sistema adottato dalle compagnie telefoniche è simile: il canone verrà rivisto automaticamente ogni anno, sulla base dell’andamento dei prezzi al consumo. L’indice di riferimento adottato per definire l’entità dell’aumento è in alcuni casi il Foi, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati, e in altri casi l’Ipca, l’indice dei prezzi al consumo armonizzati. Agcom ha recentemente chiarito che l’adeguamento contrattuale all’inflazione non può avvenire prima di un anno dall’attivazione. Se l’aumento è superiore al 5%, secondo le nuove norme definite dall’Autorità, è possibile richiedere il passaggio senza costi a una tariffa non indicizzata. Gli operatori che propongono tariffe indicizzate sono obbligati a garantire agli utenti informazioni dettagliate e trasparenti.
Tariffe telefoniche in base all’inflazione, dal recesso ai contratti: il nuovo Regolamento
di Diana Cavalcoli
Tariffe indicizzate all’inflazione e rimodulazioni contrattuali
A meno che non si sia scelta un’offerta telefonica con canone mensile fisso “per sempre”, si è abituati a ricevere periodicamente delle comunicazioni, in bolletta o tramite SMS, che informano che a partire da una certa data il costo del proprio piano tariffario subirà una modifica. Comunicazioni di questo tipo sono rimodulazioni contrattuali, cioè modifiche unilaterali del contratto decise dall’operatore telefonico. Quando ricevono queste comunicazioni i clienti possono non fare nulla e, tacitamente, accettare l’aumento delle tariffe oppure recedere dal contratto e passare a un altro operatore senza penali. Con l’introduzione delle tariffe indicizzate le cose cambiano: il meccanismo di adeguamento dei prezzi è indicato nelle condizioni generali del contratto e non andrà comunicato espressamente di anno in anno ai clienti. Di conseguenza, i clienti non potranno recedere dal contratto per non subire gli aumenti.
Telefonia, Sky con Fastweb per il lancio di Sky Mobile: l’accordo
di Redazione Economia
Di quanto aumenterà il canone mensile fisso e mobile?
Per sapere di quanto aumenteranno le tariffe di telefonia fissa e mobile a partire dal prossimo anno è necessario analizzare il sistema adottato dalle compagnie telefoniche per l’adeguamento all’inflazione. Leggendo le condizioni generali del contratto è possibile sapere sia qual è l’indice dei prezzi al consumo adottato come riferimento, sia la percentuale aggiuntiva di incremento decisa dalla singola compagnia. Gli operatori telefonici sono tenuti anche a indicare le percentuali minime e massime di aumento, così che i clienti possano farsi un’idea della spesa aggiuntiva da sostenere ogni anno. Se, ad esempio, l’indice dei prezzi al consumo Istat per il 2023 segna un aumento del 4% e la compagnia decide di aggiungere uno spread di 2,5 punti, per il 2024 il canone mensile salirà del 6,5%. E se i prezzi al consumo calano? Anche in caso di deflazione, cioè di discesa dei prezzi al consumo, le tariffe telefoniche aumenteranno. Le compagnie hanno infatti definito una percentuale minima di aumento annua, legata al meccanismo di aggiornamento stabilito dal provider stesso. L’aumento massimo, invece, è di circa il 10%. Calcolatrice alla mano, si possono fare delle simulazioni per sapere grossomodo di quanto aumenterà la spesa di anno in anno.
Rete Tim, Vivendi deposita il ricorso, ma non chiede il blocco d’urgenza della vendita a Kkr
di Francesco Bertolino
Come risparmiare evitando i rincari
Visto che ancora non tutte le compagnie telefoniche hanno optato per le offerte indicizzate all’inflazione, ci si può mettere al riparo dai rincari scegliendo un’offerta che non prevede un aumento annuale del canone mensile. Le offerte “per sempre” sono un’ottima soluzione in questo senso: il canone mensile rimane lo stesso a tempo indeterminato, finché l’offerta rimane nei listini della compagnia. Un’altra possibilità per risparmiare è considerare le offerte delle compagnie telefoniche low cost, che almeno per il momento non hanno introdotto questo sistema tariffario. Di fronte agli aumenti contrattuali la migliore strategia rimane fare un attento confronto delle offerte disponibili sul mercato e individuare quelle più adatte alle proprie esigenze. Il comparatore di SOStariffe.it è uno strumento utile per andare alla ricerca delle tariffe fisse e mobili più convenienti. Se si trova un’offerta internet casa o mobile interessante si può cambiare operatore telefonico rapidamente e mantenendo il proprio numero.
Iscriviti alle newsletter di L'Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18
Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
10 gen 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ULTIME NOTIZIE DA L’ECONOMIA
>Borse di oggi 10 gennaio |Mercati europei deboli: Milano parte piatta (+0,02%)
di Redazione Economia
Case, ecco dove scenderanno i prezzi nel 2024, affitti più cari: come sarà il mercato
di Gino Pagliuca
Riprendono le vendite di Volkswagen nel 2023: 9,24 milioni di veicoli (+12%) Boom delle elettriche
di Redazione Economia