«Prestiamoci» apre al social lending per professionisti e partite Iva
di Gabriele Petrucciani
Prestiamoci si prepara a tirare giù la saracinesca. O almeno è quello che farà nel peer to peer lending, ovvero nel mercato dei prestiti tra privati. Con oltre 8mila clienti e circa 80 milioni di credito erogato, la piattaforma digitale per prestiti personali ha inviato una comunicazione ai propri clienti informandoli di essere stata acquistata al 100% da Banca Valsabbina (l’accordo tra le due società era stato siglato lo scorso maggio) e che «considerato il mutato contesto, le nuove strategie commerciali e i cambiamenti strutturali che stanno interessando la società», a far data dal ricevimento della comunicazione «non sarà più possibile dare seguito all’attività di allocazione di somme di denaro destinate a soddisfare le richieste di prestito presenti all’interno del mercato virtuale (marketplace), il cui utilizzo risulterà pertanto inibito».
di Gabriele Petrucciani
In pratica, la piattaforma è stata chiusa a nuovi investimenti, e quindi chi si è registrato come finanziatore non potrà più concedere prestiti. La possibilità di registrarsi come finanziatore è stata anche eliminata dal sito, su cui è solo possibile richiedere un prestito, che quindi, verosimilmente, sarà concesso direttamente dalla società e non da un privato. L’intento di Prestiamoci, dunque, appare chiaro: migrare da una piattaforma di peer to peer lending a una più tradizionale finanziaria.
di Angelo Drusiani
E cosa succederà a chi ha ancora posizione aperte su Prestiamoci? Nella comunicazione inviata ai clienti, Prestiamoci informa che le «quote allocate in una o più richieste di prestito» non subiranno «alcuna variazione. Conseguentemente, le somme allocate continueranno a essere gestite nei termini ed alle condizioni previste dal Contratto di Adesione ai Servizi di Prestiamoci». La società avvisa inoltre che proseguirà «nello svolgimento dell’attività di gestione dei servizi contrattualmente previsti nell’ambito della piattaforma telematica». Per le somme depositate sul conto e non allocate, invece, i clienti potranno scegliere una delle tre alternative presentate dalla società: «mantenere tale liquidità sul conto di pagamento acceso presso Banca Sella; trasferire la liquidità, in tutto o in parte, alle coordinate Iban associate alla propria area personale accessibile sul sito (quindi, ritirare i fondi, ndr); aderire all’offerta di deposito vincolato a condizioni agevolate messa a disposizione da Banca Valsabbina e consultabile sul sito» dell’istituto di credito. Infine, nella comunicazione ai clienti, Prestiamoci sottolinea che «le tre opzioni saranno estese anche nei confronti dell’ulteriore liquidità che si dovesse generare sul conto di pagamento a seguito del rimborso delle quote di finanziamento sottoscritte».
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