Donare l’appartamento a un figlio: ci sono rischi nella successione? | L’esperto risponde
«Conviene riscattare la laurea?», «Come chiedere la surroga del mutuo?», «Ancora possibile cedere il credito per il Superbonus?». A queste e a tante altre domande viene data risposta sulla nuova piattaforma de L’Economia del Corriere: «Chiedi all’Esperto». Uno spazio digitale pensato per sciogliere i dubbi dei lettori in ambito economico grazie alla collaborazione con Giuffrè Francis Lefebvre, società specializzata nell’informazione e consulenza legale, fiscale, del lavoro e d’azienda e nei servizi per professionisti e aziende.
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I quesiti dei lettori
I lettori possono inviare gratuitamente i quesiti a cui daranno risposta i consulenti. Il canale consentirà di ricevere le risposte degli esperti e consultare l’archivio dei temi trattati su tasse, case, pensioni, lavoro, bonus e molto altro. Nel canale è possibile utilizzare una barra di ricerca che permette selezionare gli argomenti di proprio interesse.
Il caso della donazione
Stavolta segnaliamo il caso di un lettore che chiede come comportarsi in caso di donazione di un immobile ad uno figli. La successione determina dei rischi, si tratta di volontà che possono essere impugnate da altri eredi? La risposta dell’esperto chiarisce meglio: «Se la donazione effettuata a favore di un figlio lede la legittima di altri eredi, questi possono, in sede di successione, promuovere un'azione di riduzione. In pratica, questa comporta l'inefficacia della donazione, il che significa che il trasferimento della proprietà dell'appartamento donato si considera come non avvenuto».
Codici tributo errati
E poi l’annoso tema delle dichiarazioni dei redditi infedeli. Un lettore chiede come comportarsi se è arrivata una cartella dell'Agenzia delle Entrate in cui nel 730 anno 2021 ci sono degli errori (sono stati invertiti dei codici tributo). Cosa si può fare per evitare la sanzione? L’esperto chiarisce meglio: «Occorre preliminarmente precisare che a fronte di un errato utilizzo dei codici tributo il lettore potrebbe aver ricevuto una lettera di compliance (a questa tipologia di comunicazione non sono allegati modelli di pagamento e i contribuenti vengono invitati a regolarizzare eventuali errori mediante un adempimento spontaneo), oppure già un avviso bonario di contestazione (comunicazione con allegato il modello di versamento delle somme contestate e delle correlate sanzioni). In entrambi i casi, qualora il lettore ritenga che gli importi contestati non siano dovuti, può procedere a fornire i necessari chiarimenti utilizzando il canale di assistenza CIVIS accessibile nella propria Area riservata sul sito dell'Agenzia delle Entrate (accessibile tramite SPID o carta di identità elettronica)».
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