Ho due pensioni, in Italia e in Germania: devo aspettarmi un taglio? |L’esperto risponde
Domande, quesiti, dubbi, interpretazioni: il Corriere della Sera risponde con l’ausilio dei suoi esperti. Una bussola rispetto al ginepraio di norme che riguarda tutti gli aspetti del nostro vivere associato: previdenza, lavoro, fisco, immobili, assicurazioni, contenziosi.
Nessuna totalizzazione
Stavolta vogliamo parlare di pensioni. Così rispondiamo a un lettore che percepisce due pensioni, in Italia e Germania, ed è preoccupato sulla necessità che possano cumularsi dando adito a qualche forma di conguaglio futura. E invece no. I diritti previdenziali vengono acquisiti in questo caso nei singoli e distinti Paesi, il soggetto non risulta aver effettuato fra gli stessi nessuna procedura di totalizzazione che andrebbe a collegare le due prestazioni. In questo caso il contribuente correttamente effettua la dichiarazione dei redditi andando a conguagliare i redditi percepiti da altra previdenza. Tale aspetto va quindi effettivamente a valutare ai fini fiscali tutti i redditi, non risultando necessario nessun altro intervento a livello Italiano.
Le nuove aliquote Irpef sulle pensioni
Altro quesito che ci chiede un lettore: quando sarà applicata la nuova IRPEF sulle pensioni? Le nuove aliquote IRPEF, entrate in vigore dal 1 gennaio 2024, si applicheranno sulle pensioni a partire dal mese di aprile 2024, risponde il nostro esperto. Al momento, quindi, l'INPS continua ad applicare temporaneamente le aliquote degli scaglioni IRPEF previsti fino al 31/12/2023 in attesa di un adeguamento della procedura che avverrà appunto a decorrere dalla mensilità del prossimo mese di aprile.
In quel mese, quindi, verrà effettuato un conguaglio rispetto alle mensilità precedenti e partirà il calcolo delle aliquote correnti del 2024. Ricordiamo che le nuove aliquote vedono l'accorpamento per i redditi da € 15.000 a € 28.000 dell'applicazione dell'aliquota al 23%, per poi prevedere il passaggio al 35% dei redditi tra € 28.000 e € 50.000 e il 43% oltre a tale soglia.
L’ape sociale e il contributo Naspi
Un’altra domanda di un lettore, che ha 63 anni e 36 anni di contributi. Percepisce la NASPI che finirà il prossimo anno. Si chiede se può interromperla adesso e chiedere l'APE sociale? La risposta è articolata immaginando una serie di requisiti. L'APE sociale può essere conseguita, fino al 31 dicembre 2024, dai lavoratori residenti in Italia iscritti all'AGO, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata INPS, che alla data di accesso al trattamento:
- hanno compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età;
- hanno cessato l'attività lavorativa;
- non sono titolari di un trattamento pensionistico diretto;
- hanno terminato di fruire integralmente dell'indennità di disoccupazione NASPI spettante.
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