Michel: «Esiste un solo piano A, la vittoria dell’Ucraina. All’Europa serve una difesa comune: più autonomi dagli Usa»

di Francesca Basso

Intervista con il presidente del Consiglio europeo: �Sulla sicurezza dobbiamo essere pi� autonomi dagli Stati Uniti, ma un commissario ad hoc non serve. Per Kiev abbiamo fatto il massimo�

Michel: «Esiste un solo piano A, la vittoria dell’Ucraina. All’Europa serve una difesa comune: più autonomi dagli Usa»

Soldati ucraini vicino Bakhmut, Charles Michel nel riquadro (Afp)

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
BRUXELLES — �Credo sia estremamente importante, a due anni dall’inizio della guerra, ribadire il nostro pieno sostegno all’Ucraina�. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel parla con un ristretto gruppo di media europei e lancia un appello ai Ventisette: �Vorrei invitare tutti a essere estremamente seri e attivi perch� l’Unione della difesa � necessaria e urgente : dobbiamo essere credibili, affidabili, agire per proteggere i nostri valori e i nostri interessi�. Inoltre �gli ultimi sviluppi sul terreno ci fanno capire che gli ucraini hanno bisogno di pi� munizioni, di pi� armi, di pi� supporto militare�.

L’Ucraina � in difficolt�. Quali sono i prossimi passi?
�Esiste solo un piano A: il sostegno all’Ucraina. Il sostegno politico che significa allargamento. Ma anche coinvolgimento del Sud globale, spiegando che ci� che la Russia sta facendo � estremamente pericoloso per la stabilit� del mondo. Significa supporto finanziario. Stiamo anche lavorando per cercare di usare gli asset russi congelati. Supporto militare nel breve termine con la European peace facility incoraggiando l’industria europea a produrre di pi� e sostegno agli sforzi di pace di Zelensky. E poi convincere i nostri alleati ad allinearsi con gli scopi attuali. � per questo che l’impegno degli Stati Uniti � estremamente importante�.

L’Ue ha fatto abbastanza?
�Finora abbiamo fatto tutto quello che potevamo, il massimo tenuto conto del progetto europeo: non siamo un governo, un Parlamento, un potere centralizzato ma 27 democrazie�.

A Monaco Zelensky ha esortato l’Europa a non temere una sconfitta della Russia. Lei � d’accordo o teme che una sconfitta di Mosca potrebbe creare una situazione ancora pi� imprevedibile?
�Una sconfitta dell’Ucraina non pu� essere un’opzione, sappiamo tutti molto bene quali sarebbero le conseguenze ed � per questo che � fondamentale agire come stiamo facendo. Questa � una posizione chiara. � stato un po’ impegnativo essere uniti per prendere decisioni all’unanimit�, ma ce l’abbiamo fatta a dicembre (l’ingresso di Kiev nell’Ue, ndr) e a gennaio (i 50 miliardi di aiuti, ndr)�.

Nel caso dello scenario pi� avverso, ritiene che fra un anno Ue e Regno Unito sarebbero in grado di sostituire l’aiuto degli Stati Uniti?
�Sono estremamente pragmatico. Stiamo lavorando duramente per convincere gli Stati Uniti a fare ci� che � necessario. Questa � la priorit� assoluta per gli ucraini, per la sicurezza in Europa e nel mondo. Ma le esitazioni del Congresso e il fatto che l’ex presidente (Trump, ndr) partecipi alla campagna elettorale ci devono far capire che in futuro dovremo contare molto di pi� sulle nostre capacit�. Investiremo molto di pi� nella difesa: dovremo coordinarci con gli Stati membri per evitare la frammentazione, identificare quali sono le priorit� in termini di capacit� di cui abbiamo bisogno nell’Ue e in parallelo lavorare con la nostra industria per adattare la strategia di investimento e la produzione�.

Breton ha parlato di un fondo per la difesa da 100 miliardi. Lei di eurobond: � un’idea che potrebbe concretizzarsi?
�Serve prevedibilit� su quanto gli Stati membri intendono investire, serve coordinamento. E la proposta di Breton � buona perch� pu� essere una leva per incoraggiare gli appalti congiunti, bisogna sviluppare un vero mercato unico della difesa e poi c’� il ruolo della Bei, sta ai Paesi Ue decidere se vogliono ampliare il compito della banca, tenendo conto che bisogna proteggerne il rating�.

La riforma della European Peace Facility � bloccata. Ne discuterete al summit di marzo?
�L’Epf � uno strumento visionario, � stato molto utile nella prima fase, ha permesso un meccanismo di solidariet� per la sostituzione degli stock. Ora c’� un dibattito molto complicato per usarla per incoraggiare gli acquisti comuni e la cooperazione nel settore industriale. Ho fiducia che sar� risolto prima del Consiglio europeo ma in caso contrario ne parleremo�.

Alcuni eurodeputati chiedono un nuovo pacchetto di sanzioni sulla base della lista di individui suggerita da Navalny. Cosa ne pensa?
�La morte di Navalny � brutale promemoria della natura del regime. Ed � per questo che spontaneamente c’� stata una reazione molto unita. Ho incontrato la moglie di Navalny. Intendiamo monitorare la situazione in Russia. Dopo ogni pacchetto di sanzioni, prepariamo immediatamente il successivo tenendo conto dei nuovi sviluppi. C’� un’ulteriore ragione, ma abbiamo tantissimi motivi per mettere in atto il regime di sanzioni. Non ho dubbi che gli Stati membri terranno conto anche della morte di Navalny�.

Cosa pensa di un commissario per la Difesa proposto da von der Leyen?
�Abbiamo gi� il commissario per l’industria della difesa, che � Thierry Breton: � responsabile del mercato interno compresa l’industria della difesa. Inoltre il Trattato di Lisbona sulla difesa prevede un ruolo molto chiaro per l’Alto Rappresentante. Se ci sar� una proposta da parte di qualcuno per cambiare il trattato, allora sar� necessario il sostegno degli Stati membri�.


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22 febbraio 2024 (modifica il 22 febbraio 2024 | 06:50)

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