A Monaco tutti in piedi per Zelensky. Ma lui incalza Usa e Ue sulle armi

DALLA NOSTRA INVIATA
MONACO — Quando Volodymyr Zelensky sale sul palco, in mimetica e scarponi come sempre — e chiss� se ha fatto una promessa a s� stesso su quando la toglier� — ha da poche ore perso Avdiivka. Ha ordinato ai suoi generali di ritirarsi e di cederla ai russi, la seconda grande sconfitta ucraina in questa guerra. E l’ha fatto perch� la platea a cui sta parlando e che lo applaudir� alzandosi in piedi, da sei mesi gli nega le munizioni. �Non chiedete — dice — all’Ucraina quando finir� la guerra. Chiedete a voi stessi perch� Putin � in grado di continuarla�. Poi chiude: �Che il nostro mondo, basato sulle regole, possa non diventare mai il mondo di ieri�. Ovazione.

Ma pi� di Zelensky, Monaco sembra dominata dall’ospite che non c’�. Vladimir Putin chiuso a Mosca si � preso spietatamente la scena, chiss� se per calcolo o per combinazione, e a questa platea transatlantica — la �Davos della sicurezza� che celebra i suoi 60 anni con 180 ministri, e poi esperti, tecnici, giornalisti — ha mandato due terrificanti, criminali messaggi: il cadavere del nemico Navalny e la conquista di Avdiivka.

Qui al Bayrischer Hof, dove Putin nel 2006 venne a dire che la fine dell’Urss era �la pi� grande tragedia geopolitica del XX secolo�, oggi sono accorsi tutti i suoi avversari: ma che cosa sono disposti a fare?

Zelensky inquadra la questione in modo netto. Si rivolge al Congresso Usa, dove i repubblicani da 6 mesi bloccano gli aiuti militari, e agli europei: �Tenere l’Ucraina in un deficit “artificiale” di armi, in particolare di artiglieria (messaggio agli Usa, ndr) e capacit� a lungo raggio (messaggio a Usa e Germania, ndr ), ha permesso a Putin di adattarsi all’attuale intensit� della guerra�. E a Trump, il quale afferma che se rieletto permetter� a Putin di �prendersi quel che diavolo vuole in Europa�, Zelensky dal palco manda un invito: venga al fronte a vedere cos’� la guerra, lo accompagner� lui stesso.

Le risposte degli alleati sono arrivate dai vari forum. Il pi� impassibile � stato il cancelliere tedesco Scholz, che ha esortato tutti a dare di pi�. Ha perfino rintuzzato gli Usa che offrono 20 miliardi di dollari in aiuti militari — su un’economia di 28.000 miliardi. �Uno sforzo simile deve essere il minimo�. Ma quando gli � stato chiesto se � pronto a concedere i Taurus, il sistema di missili da crociera che permetterebbe di colpire in profondit� la logistica russa, anche in Crimea, ha risposto di �trovare la domanda strana�. La Nato — ripete — non vuole far guerra alla Russia.

Anche i ministri degli Esteri del G7 si sono riuniti, presieduti da Antonio Tajani, poich� l’Italia ha la guida del semestre. Chiedono �alle autorit� russe di fare chiarezza fino in fondo sulle circostanze� della morte di Navalny. Ma se venerd� Biden ha usato la parola �brutalit�, Macron �gulag�, il canadese Trudeau �mostro�, il comunicato finale di ieri chiede di �interrompere l’inaccettabile persecuzione dei dissidenti politici�. Ma non cita mai la parola Putin. Chi, dei Paesi del G7, ha frenato?

� a margine, nelle cene, nei tanti tavoli laterali che emergono la fatica, l’insoddisfazione. Dicono i giornali tedeschi che Hillary Clinton abbia definito l’azione di Biden troppo lenta. Le pi� combattive sul palco sono state le donne. La premier estone, Kaja Kallas, �ricercata� con mandato d’arresto da Putin, ha contestato gli isolazionisti americani: �Abbiamo gi� visto cosa vuol dire non fermare l’aggressore quando se ne ha l’occasione�. Ursula von der Leyen ha detto che se sar� di nuovo presidente della Commissione, istituir� un �commissario Ue per la Difesa�. Idee, promesse, richieste di tempo che Zelensky non ha. E che sembrano tutte deboli, se pronunciate nella stessa sala dove, 24 ore prima, una donna a cui avevano appena ucciso il marito ha trovato il coraggio di salire sul palco e sfidare Putin. Perch� Aleksei avrebbe voluto cos�.

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