Capasa: «La moda chiude l’anno a +4%, 103 miliardi. Export a +5%»

Capasa: «La moda chiude l'anno a +4%, 103 miliardi. Export a +5%» Capasa: «La moda chiude l’anno a +4%, 103 miliardi. Export a +5%»

«La moda chiude l’anno a 103 miliardi di fatturato, +4% sul 2022, 90 miliardi di export a +5%». Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda annuncia i dati di chiusura d’anno del settore. E nota che da solo «il fatturato maschile segna 11 miliardi che sono circa il 20% di abbigliamento e accessori globale. Poi sommando occhialeria e cosmetica si raggiungono i 15 miliardi».

Dati uomo più positivi che per la moda donna. L’abbigliamento maschile segna infatti un balzo del +5%. «Guerre, Cina con i guai del real estate, e Usa penalizzati da alta inflazione per la nostra moda, con il Medioriente in stallo rendono lo scenario incerto», continua Capasa.

Il 2024, che anno sarà per la moda made in Italy? «Dopo i primi tre mesi vedremo. Le aspettative sono prudenti però credo che si possa crescere, con piccoli passi avanti. Non credo un arretramento, anche il prossimo anno», risponde a L’Economia Capasa.

In uno scenario complesso, il Medioriente per l’industria del design rappresenta per esempio una destinazione importante per il 2024 – come confermato anche dagli ultimi dati di Altagamma. La corsa di Emirati, Arabia Saudita, aiuterà la tenuta anche della moda? «Per la moda i Paesi grandi consumatori restano tradizionalmente Usa, Cina ed Europa e per tutti in questo momento la situazione è complessa. Ma quel +4% sul 2022, rispetto ad altre industrie è un buon segnale».

Procede il dialogo con Londra, il Regno Unito, per un dialogo bilaterale sulla moda? «Il dialogo procede e intanto nell’Europe Fashion Association con la quale dialoghiamo in Europa per la normativa sui tessili per esempio, abbiamo incluso anche il British Fashion Council di Londra, pur non essendo in Europa».

Quali le nuove iniziative sulla sostenibilità per la Camera che alla Cop28 di Dubai ha portato anche la sua testimonianza? «Sulla sostenibilità la Camera sta lavorando su vari fronti: sulla durabilità emotiva dei capi, su ESG specifici per la moda con l’Ethical Fashion Council delle Nazioni Unite e per stilare delle Linee guida sulla circolarità con la Ellen McArther Foundation. Per dare linee guida operative per i nostri associati», risponde Capasa a margine della presentazione della Milano Fashion Week Men’s Collection Fall/Winter 2024/2025, in programma dal 12 al 16 gennaio 2024 (con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Agenzia ICE e del Comune di Milano.

Tra l’altro, gli appuntamenti della settimana saranno amplificati in Cina continentale grazie allo streaming partner internazionale Tencent Video, mentre l’OOH streaming partner italiano, Urban Vision, diffonderà lo streaming delle sfilate, attraverso un maxi-led posizionato in un punto strategico della città di Milano. Inoltre, grazie ai Video Channel Partner, Fashion Channel e Asahi Shimbun sarà possibile visualizzare rispettivamente su YouTube e in Giappone i contenuti della Fashion Week in playback.

«Una settimana che è da sempre in staffetta con il Pitti a Firenze e vede investimenti significativi da parte di Comune di Milano, con la campagna outdoor con Yes Milano», spiega Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico, con deleghe a Moda e Design che annuncia il primo partner del progetto dell’assessorato per il lavoro: «Ferragamo è stato primo marchio di Moda ad aderire al Patto per il Lavoro di Milano, proponendo di donare borse di studio a ragazze che escono dai centri di sartoria e vetrinista del Comune. E siamo ora in discussione anche con Diego della Valle che ha vinto il bando per ristrutturazione di Palazzo Marino. Sono molti i marchi di moda che restituiscono molto: Zegna porterà la sua Oasi Zegna in Piazza Duomo dove oggi ci sono le Palme Starbucks, Gucci ha acceso un km di luminarie a Corvetto, e poi Prada, Moncler».

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