Continua il rally di Piazza Affari, dopo che nella seduta di martedì 5 dicembre la Borsa di Milano aveva raggiunto i 30 mila punti, dopo averli sfiorati più volte, con il Ftse Mib attestato in chiusura a 30.082 punti. All’apertura di mercoledì 6 dicembre il listino milanese ha fatto registrare un rialzo dello 0,30% a 30.172 punti. Nelle prime battute degli scambi Mps ha registrato il maggior rialzo +2,2% e Mediobanca il +1,03%. Bene Stellantis (+0,64%) in vista del tavolo al Mimit convocato per oggi con la multinazionale, i sindacati e le regioni sul futuro degli stabilimenti italiani. Segno opposto per Pirelli (-0,6%) dopo le buone perfomance di ieri e Tim che cede lo 0,34% in scia allo slittamento della vendita a Kkr di Sparkle
L’effetto Schnabel sostiene i mercati
Anche le Borse europee avviano la seduta in positivo. In lieve rialzo Francoforte (+0,08%) e Parigi (0,04%) mentre Londra cede lo 0,31%. A guidare le borse sono come sempre le attese per le mosse delle banche centrali. Ieri Isabel Schnabel, considerata tra i membri piu’ rigorosi del consiglio della Bce, ha definito “abbastanza improbabile” un ulteriore rialzo dei tassi a causa del ridimensionamento dell’inflazione. Parole che il mercato ha interpretato come un segnale premonitore per una inversione di rotta della politica monetaria. Per questo le date del 13 e 14 dicembre diventano particolarmente importanti, quando ci saranno le prossime riunioni della Fed e della Bce. Gli investitori scommettono dunque su un taglio dei tassi da parte dell’Eurotower gia’ a partire da marzo e su una riduzione complessiva di 150 punti base per l’intero 2024. Prova ne e’ il mercato obbligazionario dove i rendimenti dei titoli di Stato proseguono la loro rapida discesa: lo spread Btp/Bund è a 173 mentre il rendimento del decennale italiana e’ sceso in apertura al 3,96%. Simili anche le attese per le mosse della Fed, che dovrebbe abbassare i tassi Usa sempre di 150 punti base con un primo intervento a marzo.
Positivi i future sugli indici Usa
Positivi anche i future su Wall Street. Quanto ai dati macro, archiviati gli ordini dell’industria in Germania ad ottobre ancora in calo, lo sguardo è a domani per la stima finale del pil dell’Eurozona del terzo trimestre che potrebbe vedere una revisione al ribasso di un decimo, a -0,2% trimestre su trimestre. Sul mercato valutario, l’euro debole a 1,07865 (1,0794 alla vigilia) dollari. Ancora in calo il gas naturale sui 38 euro al MWh (-4,9%). In timida salita il petrolio con il Wti di gennaio scambiato a 72,35 dollari al barile (+0,06%) e il Brent di febbraio a 77,37 dollari (+0,19%).
Corre il listino di Tokyo
Borse di Asia e Pacifico positive trainate dal Tokyo che interrompe la serie negativa e chiude di slancio (+2,04% per il Nikkei) con gli acquisti sui tecnologici dopo l’avanzata del Nasdaq e la nuova fase di debolezza dello yen. Contrastate le Piazze cinesi con Shenzhen (+0,55%) e Shanghai (-0,11%) all’indomani del taglio dell’outlook, da stabile a negativo, deciso sul Dragone da Moody’s.
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06 dic 2023
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