Olio extravergine, i prezzi continuano a salire: pesa l’effetto Spagna, dove arriveranno?
di Alessia Conzonato
Il made in Italy agroalimentare si contraddistingue per qualità e sostenibilità. Se da una parte il valore aggiunto per ettaro nelle campagne italiane è di circa 3 mila euro contro i 1.600 della Francia e i 1.200 della Spagna, dall’altra, per ogni euro di valore prodotto dal settore vengono emessi in Italia circa 1,2 chilogrammi equivalenti di CO2, contro una media Ue di circa 2,2 e in Francia e Germania quasi 2,5. Sono solo alcuni dei dati di un’analisti del Centro Studi Divulga che saranno presentati al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da The European House - Ambrosetti insieme a Coldiretti il 23 e il 24 novembre a Villa Miani (Roma), alla presenza di esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, finanziarie e politiche del Paese. Il Forum si concentrerà, in particolare, sul valore aggiunto generato nelle campagne italiane e sull’impatto che la produzione ha sull’ambiente, con focus su tutto ciò che nel prossimo futuro potrà condizionare il rapporto tra cibo e società.
di Alessia Conzonato
«Il Made in Italy agroalimentare ha conquistato una posizione di rilievo sui mercati esteri con una crescita di oltre l’80% negli ultimi 10 anni — spiega Felice Adinolfi, direttore del Centro Studi Divulga — e la crescita sui mercati esteri dovrebbe confermarsi anche nel 2023». Performance che potrebbero addirittura migliorare «qualora riuscissimo a ridimensionare il ritardo logistico del nostro Paese cogliendo le opportunità del Pnrr». Queste nuove progettualità, «congiuntamente a ulteriori strategie da mettere in campo, potranno fornire un contributo rilevante per favorire una migliore integrazione tra le varie modalità di spostamento delle merci in un’ottica intermodale, con evidenti riflessi tanto sulla sostenibilità economica quanto su quella ambientale».
di Alessio Cozzolino
Intanto i dati sono confortanti: nel ranking della qualità europea, l’Italia si contraddistingue con quasi 887 prodotti tra Dop e Igp, con Francia (764) e Spagna (378) distanziate. E sul lato ambientale, dal 1990 ad oggi le emissioni di gas serra dell’agricoltura italiana sono diminuite di circa il 23%, a fronte dell’incremento del 17% del resto del mondo.
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19 nov 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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