Bnl perde la causa per il reintegro di un gruppo di lavoratori ceduti ad Accenture

Bnl perde la causa per il reintegro di un gruppo di lavoratori ceduti ad Accenture Bnl perde la causa per il reintegro di un gruppo di lavoratori ceduti ad Accenture Elena Goitini, alla guida di BNl Bnp Paribas

Il giudice del Lavoro di Roma dà torto alla Bnl nella causa intentata da un gruppo di lavoratori ceduti ad una società del gruppo Accenture e ne ordina il reintegro. Si tratta della prima causa vinta dai lavoratori Bnl esternalizzati verso Accenture che segue la sentenza favorevole incassata, alcuni mesi fa, dai colleghi del settore IT della banca ceduti a CapGemini. I dipendenti Bnl in questa occasione sono stati difesi dallo studio Panici.

Il reintegro

Nella sentenza, il giudice Ottavio Picozzi del Tribunale di Roma «dichiara l’inefficacia, nei confronti dei ricorrenti, delle cessioni dei rami d’azienda», realizzate il primo giugno 2022 dalla Bnl a Accenture Services & Technology e, per l’effetto, condanna la Bnl spa «a ripristinare il rapporto di lavoro dei ricorrenti alle proprie dipendenze nel posto in precedenza occupato a far data dal primo giugno 2022, con ogni conseguenza giuridica ed economica». Bnl e Ast sono anche condannate al pagamento delle spese per 8mila euro più Iva.

La sentenza

A giudizio del giudice di Roma «nella fattispecie, non ricorre l’ipotesi di cessione di rami di azienda organicamente finalizzati all’esercizio dell’attività di impresa, con autonomia funzionale di beni e strutture già esistenti al momento del trasferimento, non potendo, quindi, ritenersi applicabile il disposto di cui all’art. 2112 c.c. Pertanto, l’operazione negoziale dedotta in giudizio deve essere disciplinata secondo quanto disposto dall’art.1406 c.c. in tema di cessione del contratto. Poiché anche in tale ipotesi la cessione risulterebbe nulla, in quanto avvenuta senza il consenso dei lavoratori coinvolti, ritiene il giudicante che la cessione oggetto di giudizio tra la Banca Nazionale del Lavoro e la società Accenture sia totalmente improduttiva di effetti e, pertanto, deve essere disposto il ripristino del rapporto di lavoro delle parti ricorrenti presso la Bnl».

Confermata la partnership con Accenture

Bnl annuncia il reintegro, con effetto immediato, dei lavoratori (circa 80) che hanno fatto ricorso e vinto la vertenza, davanti al giudice del Lavoro di Roma, a seguito dell’esternalizzazione verso il gruppo Accenture. Bnl «rimane, altresì, convinta delle scelte a suo tempo effettuate e del valore industriale e strategico della partnership con Accenture e si riserva ogni azione a sostegno della propria posizione» scrive la banca guidata dall’amministratrice delegata Elena Goitini. «Il contratto di servizio con Accenture rimarrà operativo così come gli impegni presi da entrambe le parti, al fine di continuare a perseguire un miglioramento costante e duraturo della qualità e velocità dei servizi offerti, continuando nell’ottimizzazione dei processi, adottando strumenti di analisi, pianificazione ed automazione all’avanguardia».

Fabi, la soddisfazione dei sindacati

«Avevamo ragione come Fabi nel sostenere sempre che tutte le esternalizzazioni di Bnl non avessero un supporto giuridicamente sostenibile». Così Fabi in Ast (Accenture) commentando la sentenza del Tribunale di Roma che dichiara l’inefficacia delle cessioni di rami d’azienda dalla Bnl Bnp Paribas alla società Ast del gruppo Accenture e condanna la Bnl Bnp Paribas a ripristinare il rapporto di lavoro dei ricorrenti.

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