Elezioni europee e comunali 2024, i risultati in diretta | Telefonata tra Meloni e Schlein. Bergamo e Cagliari al centrosinistra, ballottaggi a Firenze, Bari e Perugia

 |  11 Giugno

Vannacci scelto da un leghista su 4

(Tommaso Labate) Il day after del generale Roberto Vannacci, il suo primo da europarlamentare eletto con la Lega, lo catapulta coi galloni del protagonista in una sorta di film tra il grottesco e il fantasy, di quelli che disegnano un futuro distopico. Una situazione straniante che fa dire a una vecchia colonna leghista — che preferisce conservare l’anonimato — che «sembriamo piombati all’interno di uno di quei sogni che non sai se è un brutto sogno passeggero oppure un incubo vero e proprio, salvati da quello che un anno fa era un signor Nessuno, che verosimilmente non conosce la nostra storia; e abbandonati da Umberto Bossi, che era e rimane la nostra storia fatta persona, che invece ha preferito votare Forza Italia». Articolo completo qui.

 |  11 Giugno

Chi sono i 76 italiani eletti al Parlamento europeo: i nomi e i partiti delle nuove deputate e dei nuovi deputati

Tutti i nomi di chi andrà a Strasburgo: l'elenco, partito per partito, si può consultare qui. In alcuni casi troverete, accanto ai nomi, degli asterischi: indicano che quella candidata o quel candidato è in attesa di conferma, a causa del fatto che una candidata o un candidato è stato eletto in più circoscrizioni e deve scegliere quale rappresentare.

 |  11 Giugno

Le trattative per i «top jobs» europei: chi saranno i presidenti di Commissione, Consiglio europeo ed Europarlamento?

Il giorno dopo la chiusura delle urne, mentre continua il conteggio dei voti in alcuni Paesi (il risultato finale però non cambierà l’assetto attuale del Parlamento europeo) sono cominciate le trattative su più tavoli. Il primo è quello del Consiglio europeo, che dovrà designare il/la presidente della nuova Commissione e decidere se riconfermare Ursula von der Leyen, che è la candidata del Ppe per quell’incarico. In ballo ci sono anche il posto di presidente del Consiglio europeo e del Parlamento, più quello di Alto rappresentante per gli Affari esteri. Ieri sono stati nominati i negoziatori: per il Ppe il premier polacco Tusk e il greco Mitsotakis, per i socialisti lo spagnolo Sánchez e il tedesco Scholz. Le quotazioni di von der Leyen sarebbero in crescita: secondo la maggior parte degli osservatori il presidente francese Macron, uscito indebolito dalle elezioni, non avrebbe il peso per imporsi come aveva fatto cinque anni fa quando aveva bloccato Manfred Weber, allora Spitzenkandidat del Ppe. Il pacchetto Ursula von der Leyen alla Commissione e Antonio Costa al Consiglio europeo sembra restare il più solido. Ma solo alla cena informale dei leader Ue del prossimo lunedì si capirà se al Consiglio europeo di fine mese si arriverà all’indicazione formale dei quattro top jobs.

​L'articolo di Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles, si può leggere qui.

 |  11 Giugno

Ursula Von der Leyen rimarrà presidente della Commissione europea?

L’ondata di destra? «Si, ma attenti a non scambiare la Francia per il tutto. La percezione di un’avanzata a valanga delle destre estreme in Europa è molto influenzata dal dato francese, dove in effetti la vittoria di Le Pen è netta e potrebbe proiettarla verso il potere. In realtà, il successo dell’estrema destra è contenuto e in molti Paesi non c’è stato affatto. I veri vincitori di queste elezioni sono il Ppe e Ursula von der Leyen, che vede rafforzate le sue chance di essere riconfermata». L’analisi di un autorevole attore europeo è un po’ in controtendenza e non difetta di una punta di cinismo. Tutto fa prevedere che von der Leyen rimarrà alla presidenza della Commissione, anche se per esserne certa ha un po’ di lavoro da svolgere, sia dentro il Consiglio europeo che dovrà nominarla, sia nel Parlamento di Strasburgo che dovrà votarle la fiducia. 

​L'analisi nell'articolo di Paolo Valentino.