Israele - Hamas, le news di oggi. A Varsavia incontro tra capi Mossad, Cia e premier Qatar. Gli Huthi rivendicano l’attacco a una nave norvegese

Gas, il prezzo in rialzo per gli attacchi nel Mar Rosso

Il prezzo del gas sale sopra i 37 euro al megawattora in Europa sulla a causa dell'aumento dei rischi per la sicurezza del trasporto marittimo nel Mar Rosso. I militanti Huthi hanno dichiarato di voler prendere di mira le navi collegate a Israele, intensificando gli attacchi alle navi mercantili, e Bp e altre compagnie hanno sospeso i transiti nel Mar Rosso. Nonostante ciò, l'offerta di Gnl in Europa rimane abbondante e le scorte sono a livelli record. Anche le temperature sono tornate a livelli moderati dopo una breve ondata di freddo, mantenendo stabile la domanda di riscaldamento ad alta intensità di gas. Al Ttf, hub di riferimento europeo, i contratti sono scambiati a 37,09 euro per megawattora, in rialzo dell'11,66%.

In Israele Ben Gvir insiste sulle armi ai civili

In Israele insiste sul suo piano per la distribuzione di armi da fuoco ai civili il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. E assicura che nulla potrà dissuaderlo. "Fin quando sarò in carica, continuerò a distribuire quante più armi possibile agli aventi diritto. Non mi fermerà nessuna campagna politica", ha scritto su X Ben Gvir con un riferimento esplicito al caso di "Yaron Maor, abitante del kibbutz di Nir Oz", che il 7 ottobre - secondo il ministro - ha "protetto la sua famiglia per molte ore" con la "sua arma personale" fino all'arrivo delle forze di sicurezza. Il controverso piano di Ben Gvir, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, è stato messo in discussione e contestato nelle ultime settimane. Secondo il giornale israeliano Haaretz, persone vicine al ministro avrebbero concesso il porto d'armi saltando alcuni passi della procedura. E a inizio mese si è dimesso il responsabile del Dipartimento per le licenze di porto d'arma del ministero della Sicurezza nazionale, Yisrael Avisar.

Austin vede Netanyahu

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, in visita oggi in Israele, ha incontrato il ministro della Difesa Yoav Gallant e ha tenuto colloqui anche con il primo ministro Benjamin Netanyahu. All'incontro hanno preso parte anche generali delle Forze di difesa israeliane (Idf). Seguirà una sessione congiunta con il gabinetto di guerra. Lo riporta il Times of Israel.

(reuters)

Gli Huthi rivendicano l’attacco contro la nave norvegese

Gli Huthi hanno rivendicato l’attacco compiuto contro una nave norvegese nel Mar Rosso.

Il premier palestinese: “Obiettivo dell’Anp è lottare per la fine dell’occupazione per la creazione di uno Stato”

Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha ribadito che l'obiettivo dell'Anp è quello di lottare per la fine dell'occupazione e la creazione di uno Stato indipendente. "La nuova autorità, per la quale Israele e i suoi alleati stanno lottando, è un'autorità amministrativa e di sicurezza", ha affermato, riferendosi al progetto per il dopo-guerra a Gaza sul quale sta lavorando Israele. "Noi vogliamo un'Autorità nazionale palestinese che si batta per la creazione di uno Stato e per la fine dell'occupazione", ha sottolineato Shtayyeh.

Una nave norvegese è stata toccata da un oggetto non identificato nel Mar Rosso

La petroliera norvegese Swan Atlantic, battente bandiera delle Cayman, è stato colpita mentre navigava nel Mar Rosso da "un oggetto non identificato".
Lo ha riferito la Norwegian Inventor Chemical Tankers, precisando che "fortunatamente i membri dell'equipaggio indiano non sono rimasti feriti e, secondo loro, la barca ha subito danni limitati". La nave, in viaggio dalla Francia a la Reunion, non aveva collegamenti con Israele, ha aggiunto l'armatore. Una fonte americana ha riferito alla Reuters che il cacciatorpediniere USS Carney ha ricevuto l'allarme lanciato dalla Swan Atlantic e si è diretta verso la nave in soccorso

Sunak: "Morti troppi civili nella guerra tra Israele e Hamas"

"È chiaro che troppe vite di civili sono andate perdute e nessuno vuole vedere questo conflitto durare un giorno più del necessario". Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak sulla guerra tra Israele e Hamas. "Israele ha ovviamente il diritto di difendersi da quello che è stato un terribile attacco terroristico perpetrato da Hamas, ma deve farlo in conformità con il diritto umanitario", ha aggiunto il primo ministro. Per Sunak serve un cessate il fuoco che permetta il rilascio degli ostaggi israeliani, l'invio di più aiuti alla popolazione di Gaza e lo stop del lancio di razzi da parte di Hamas contro lo Stato ebraico

(afp)

Il padre di uno degli ostaggi uccisi: "Non è stato un errore ma un’esecuzione"

L'uccisione dei tre ostaggi israeliani a Gaza "non è stato un errore, ma un'esecuzione". Lo ha affermato il padre di Alon Shamriz, uno dei tre sequestrati colpiti a morte dall'esercito nella Striscia, chiedendo alle autorità di riconoscerlo come 'soldato caduto in battaglia'

A Varsavia incontro tra capi Mossad, Cia e premier Qatar

Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato a Varsavia il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani. I tre hanno discusso della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo riporta Haaretz citando Reuters

Altri quattro palestinesi uccisi in Cisgiordania: sono 300 dall’inizio della guerra

Sono stati uccisi altri quattro palestinesi nel campo profughi di Faraa, a Sud della città di Tubas, in Cisgiordania, in un raid militare israeliano. Lo hanno reso noto fonti ufficiali. Si tratta del maggior picco di violenza nei territori palestinesi occupati dal 2002, il momento più violento della Seconda Intifada: dall'inizio della guerra sono morti circa 300 palestinesi, la maggior parte miliziani rimasti uccisi in scontri armati con le truppe israeliane, ma anche civili, tra i quali 72 minorenni

Raid di Israele in Libano vicino a un corteo funebre di Hezbollah

Nel contesto degli incessanti scambi di fuoco tra Israele e gli Hezbollah libanesi a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi, un ordigno sparato dallo Stato ebraico è esploso poco fa nel sud del Libano, a poche decine di metri da un corteo funebre per un combattente di Hezbollah ucciso in precedenza negli scontri con Israele. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui l'episodio si è verificato a Aita Shaab, nel settore centrale della linea di demarcazione. Finora, stando ai comunicati di Hezbollah, dall'8 ottobre a oggi sono 111 i combattenti libanesi uccisi da Israele

(afp)

Houthi: “Escalation a Gaza sarà escalation nel Mar Rosso”

“A ogni escalation a Gaza corrisponderà un'escalation nel Mar Rosso": lo ha detto oggi il generale yemenita Yussef Maadani, comandante della 5a divisione delle forze armate yemenite sostenute dall'Iran, citato dall'ufficio stampa del governo di Sanaa. Le affermazioni sono state fatte poco dopo la diffusione di notizie di un nuovo attacco nel Mar Rosso contro una nave commerciale in transito nei pressi dello stretto di Bab al Mandab

Tajani: “Hamas non si nasconde nelle chiese, i cristiani vengano risparmiati”

I terroristi di Hamas non si nascondono certo nelle chiese e per questo "ho lanciato un appello al governo di Israele e alle sue forze armate perché risparmi gli istituti di culto cristiani e la popolazione cristiana" nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in apertura della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo alla Farnesina. Tajani ha ricordato che "un cecchino israeliano ha sparato dentro una chiesa cristiana uccidendo due donne e questo non ha nulla a che vedere con la guerra contro Hamas". Tajani ha aggiunto che "non possiamo non condannare fermamente l'attacco di Hamas contro vittime inermi che ha ricordato la brutalità della violenza nazista durante olocausto", ma allo stesso tempo "vogliamo che la reazione di Israele, che ha diritto a esistere, sia proporzionata e sia risparmiata la popolazione civile"

Ong: “Israele usa la fame come metodo di guerra”

Il governo israeliano "sta usando la fame dei civili come metodo di guerra nella Striscia di Gaza occupata, il che è un crimine di guerra". Lo ha denunciato l'ong “Human Rights Watch” - di base negli Usa - in un rapporto diffuso a Gerusalemme. "Le forze israeliane - ha aggiunto il rapporto - stanno deliberatamente bloccando la fornitura di acqua, cibo e carburante, impedendo volontariamente l'assistenza umanitaria, radendo al suolo aree agricole e privando la popolazione civile di beni indispensabili alla sua sopravvivenza"

(afp)

Siria: “Due morti in un raid di Israele vicino a Damasco”

Due persone sono state uccise nelle ultime ore in Siria in raid aerei attribuiti a Israele. Lo riferiscono media locali siriani, secondo cui Israele ha compiuto attacchi contro tre diverse località dove sono dispiegati gli Hezbollah libanesi sostenuti dall'Iran. I raid hanno preso di mira l'area di Damasco, in particolare la sua periferia sud-orientale nel quartiere di Sayyida Zeinab e nelle località di Dimas e Qudsaya, sulla strada che porta al confine col Libano.
Dallo scoppio della guerra il 7 ottobre scorso, Israele ha intensificato i suoi attacchi contro obiettivi di Hezbollah e dell'Iran in Siria

Israele: “Lo scorso mese un cyberattacco di Iran e Hezbollah ha colpito l’ospedale di Ziv”

Il Direttorato nazionale israeliano per la cibernetica afferma che l'Iran e Hezbollah sono dietro a un tentativo di hackeraggio del Centro medico Ziv di Safed, che è riuscito a rubare informazioni mediche sensibili. Il Direttorato afferma, come riporta il Times of Israel, che il tentativo è avvenuto il mese scorso e che gli hacker non sono riusciti a interrompere il funzionamento dell'ospedale. "L'attacco è stato fermato prima che potesse raggiungere il suo obiettivo di interrompere le operazioni dell'ospedale e danneggiare le cure mediche ai civili", si legge in un comunicato, "tuttavia, si è scoperto che il gruppo ha rubato alcune informazioni sensibili memorizzate nei sistemi dell'ospedale"

Tajani: “L’Italia sosterrà la risoluzione Onu sugli aiuti a Gaza”

"Mi auguro che le Nazioni Unite possano oggi approvare un documento promosso da americani ed Emirati che invita a un cessate il fuoco per favorire l'ingresso di aiuti umanitari. L'Italia se ci sarà questa iniziativa certamente la sosterrà". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la sedicesima Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo alla Farnesina

Tajani: “La reazione di Israele a Gaza sia proporzionata”

L'Italia ha "condannato con fermezza l'attacco di Hamas contro vittime inermi che ha ricordato la brutalità nazista dell'Olocausto, ma noi vogliamo anche che la reazione di Israele sia proporzionata, che risparmi la popolazione civile" a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la XVI Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina, al fianco del presidente Sergio Mattarella

(ansa)

Media: “Berlino valuta l'invio di navi tedesche nel Mar Rosso”

Il governo tedesco starebbe valutando come sostenere un'operazione di sicurezza marittima nel Mar Rosso, partecipando anche con navi della sua Marina. Lo riporta Faz, citando fonti governative. "Dovremmo sostenere il fatto che la Marina, insieme ai partner internazionali, protegga le navi" nell'area, ha detto la presidente della Commissione Difesa del Parlamento tedesco, Marie-Agnes Strack-Zimmermann, come riporta Dpa. Anche il presidente dell'Associazione degli Armatori tedeschi ha invitato la Germania a unirsi alla protezione nella regione applicata da Usa, Francia e Regno Unito

Allarme per una nuova esplosione nel Mar Rosso

Questa mattina si è verificata un'esplosione su una rotta marittima al largo delle coste dello Yemen, teatro di numerosi attacchi al traffico mercantile rivendicati dai ribelli Huthi. Lo hanno riferito due agenzie di sicurezza marittima. L'agenzia britannica United Kingdom Maritime Trade Operations ha emesso un allarme riguardante una "potenziale esplosione" nei pressi di una nave in transito nello stretto strategico di Bab al-Mandeb, che separa il Corno d'Africa dalla penisola arabica. "Un capitano ha segnalato un'esplosione avvenuta a 2 miglia dalla sua nave in transito", ha precisato l'agenzia Ambrey. L'incidente coincide con una visita nella regione del segretario americano alla Difesa Lloyd Austin, dedicata in particolare alla sicurezza marittima. In Bahrein Austin discuterà "degli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per riunire coalizioni multilaterali, per rispondere alle aggressioni marittime che minacciano i trasporti marittimi e l'economia globale", si legge in un comunicato stampa del dipartimento della Difesa americano.

Almeno 50 persone sotto le macerie nel campo profughi di Jabalia

Sarebbero almeno 50 le persone sotto le macerie di un edificio nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, colpito ieri in un raid di Israele. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che 90 persone sono state uccise nell'attacco. La protezione civile palestinese non è in grado di raggiungere il zona. Le forze israeliane stanno prendendo di mira Jabalia da due settimane, carri armati circondano il campo da più direzioni. Gli attacchi aerei si sono intensificati nella zona ieri sera.

Nuovi attacchi israeliani sulla Striscia. Colpito l’ospedale Nasser a Khan Yunis

Le forze israeliane hanno lanciato nuovi attacchi durante la notte attraverso la Striscia di Gaza, hanno detto i residenti lunedì, mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a votare la richiesta che Israele e Hamas consentano l'accesso degli aiuti all'enclave palestinese. In un attacco missilistico contro una casa appartenente alla famiglia Shehab 24 persone, sono morte ha detto la radio di Hamas Aqsa. Un medico ha detto che decine di persone sono state uccise o ferite nella casa della famiglia Shehab e negli edifici vicini.
"Crediamo che il numero delle persone morte sotto le macerie sia enorme, ma non c'è modo di rimuovere le macerie e recuperarle a causa dell'intensità del fuoco israeliano", ha detto al telefono. A Deir al-Balah, nel centro di Gaza, i medici hanno detto che 12 palestinesi sono stati uccisi e decine feriti, mentre a Rafah, nel Sud, un attacco aereo israeliano su una casa ha provocato la morte di almeno quattro persone. La gente si è precipitata all'edificio per salvare le persone intrappolate sotto le macerie. Il rumore dell'esplosione è stato "potente come un terremoto", ha detto a Reuters Mahmoud Jarbou, che vive nelle vicinanze. Il governo israeliano ha affermato di aver operato contro obiettivi militanti e di aver adottato misure straordinarie per evitare di colpire i civili. Secondo il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf Al-Qidra, un carro armato israeliano ha colpito l'edificio della maternità all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, uccidendo una ragazza di 13 anni di nome Dina Abu Mehsen. Al-Qidra ha detto che Abu Mehsen aveva già perso suo padre, sua madre, due dei suoi fratelli e una gamba durante il bombardamento di una casa nel quartiere di Al-Amal a Khan Younis, poche settimane fa.
Domenica Papa Francesco ha nuovamente suggerito che Israele stia usando tattiche “terroristiche” a Gaza, deplorando la notizia dell’uccisione da parte dell’esercito israeliano di due donne cristiane che si erano rifugiate in un complesso ecclesiastico.

(afp)

Il segretario alla Difesa Austin oggi in Israele

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin arriverà oggi in Israele per un aggiornamento sull'andamento della guerra nel mezzo di una spaccatura tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Come ha riferito un funzionario del Pentagono, Austin vuole capire in modo "molto chiaro la valutazione" dell'establishment della sicurezza israeliana per passare alla fase successiva del conflitto. I colloqui che avrà Austin si concentreranno sulla "valutazione della campagna fino ad oggi e sui traguardi operativi specifici che devono essere raggiunti", ha detto il funzionario del Pentagono.

Venticinque morti nel campo profughi di Nuseirat. Uccisa una giornalista

E' di 25 morti il bilancio del raid aereo condotto da Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente Al Jazeera sottolineando che tra le vittime ci sono dieci membri di una stessa famiglia, quella di Abu Garqud. Tra le vittime del raid anche la giornalista Haneen Ali Al-Qashtan uccisa in casa insieme alla famiglia, come riferiscono fonti locali.

Israele, 4 soldati uccisi: il bilancio dei caduti sale a 126

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noti i nomi di altri quattro soldati uccisi nelle operazioni a Gaza, portando a 126 il bilancio dei militari caduti nell'offensiva di terra contro Hamas. Si tratta di: Urija Bayer, 20 anni, morto per le ferite riportate nei combattimenti nel Sud di Gaza il 14 dicembre 2023; Liav Aloush, 21 anni, ucciso ieri combattendo nel Sud della Striscia come anche Etan Naeh, di 26 anni, e Tal Filiba, 23 anni. Lo riporta il Times of Israel.

In Consiglio Onu possibile voto su aiuti a Gaza

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe votare nelle prossime ore una risoluzione redatta da Stati Uniti e Emirati Arabi Uniti che chiede a Israele e ad Hamas una "cessazione urgente e sostenibilie delle ostilità".
L'obiettivo, secondo quanto contenuto nella bozza non definitiva della risoluzione, è permettere l'accesso di aiuti nella Striscia di Gaza - via terra, via mare e attraverso gli aerei - e di istituire un monitoraggio delle Nazioni Unite per verificare che gli aiuti umanitari vengano consegnati. "Noi - ha spiegato un rappresentante degli Stati Uniti, la cui identità non viene citata - ci siamo impegnati in modo costruttivo e trasparente nel tentativo di unire gli sforzi in una risoluzione che venga approvata".

Washington avrebbe però voluto attenuare i termini riguardo una possibile cessazione delle ostilità, in quanto Joe Biden continua a essere contrario. Secondo il presidente degli Stati Uniti, la cessazione del conflitto favorirebbe la riorganizzazione di Hamas. La risoluzione al Consiglio di sicurezza ha bisogno di almeno nove voti su quindici per passare e nessun veto da parte dei cinque Paesi membri permanenti, che sono Stati Uniti, Cina, Russia, Francia e Regno Unito.
Due settimane fa gli Usa hanno posto il veto a una risoluzione che fermava il conflitto per favorire l'arrivo di aiuti umanitari. L'Assemblea generale, invece, pochi giorni dopo ha approvato con 153 voti a favore su 193 una risoluzione dello stesso tenore, ma che ha solo un valore simbolico rispetto alle decisioni del Consiglio di sicurezza, che invece sono più vincolanti per i Paesi membri.

Media siriani: “Attacco aereo israeliano vicino a Damasco, due soldati feriti”

Le forze israeliane hanno effettuato un attacco aereo vicino alla capitale siriana Damasco, prendendo di mira alcuni punti nella campagna nei pressi della città. Lo riporta l'agenzia siriana Sana, che riferisce anche del ferimento di due soldati. Secondo una fonte militare citata da Sana, Israele "ha effettuato un'aggressione aerea dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira alcuni punti nella campagna di Damasco. Le nostre forze di difesa aerea hanno intercettato diversi missili sparati dagli aerei"