Riccardo Calafiori chi è il difensore al debutto con l'Italia

diPaolo Tomaselli, inviato a Dortmund

Calafiori, difensore jolly del Bologna è stato una delle rivelazioni del campionato e ha scalato rapidamente tutte le gerarchie in azzurro. Sarà titolare nell'Italia che sfida l'Albania agli Europei 

Cala la sorpresa: Riccardo Calafiori titolare con l’Albania al centro della difesa azzurra, 11 giorni dopo il suo debutto assoluto nel finale dell’amichevole di Bologna contro la Turchia e a 6 dal suo debutto da titolare contro la Bosnia. Il difensore jolly del Bologna è stato una delle rivelazioni del campionato e ha scalato rapidamente tutte le gerarchie: dodici mesi fa era rimasto a casa dall’Europeo Under 21 perché davanti aveva Parisi e Udogie, fermato da un infortunio ad aprile e assente qui in Germania.


Ma la ruota gira e pochi come Calafiori – 22 anni compiuti il 19 maggio – lo hanno già sperimentato. A 16 anni era una promessa della Roma già nel giro dei grandi ma si è rotto il ginocchio, rischiando la carriera. La risalita è stata complessa, anche con un prestito fallimentare al Genoa dove il tecnico Blessin non gli mostrava alcuna considerazione («Mi aveva tolto tutto» ha raccontato il giocatore). L’unica squadra che si è fatta avanti è stata il Basilea e in Svizzera, Riccardo – che per suo padre fin da bambino era «Ruspa» – ha mostrato grande forza, anche interiore: ha ritrovato se stesso e anche un nuovo ruolo, da esterno difensivo a centrale, sia a 4 che a 3, poi affinato con Thiago Motta: nel Bologna Calafiori è quello che trovi spesso a metà campo o anche al limite dell’area avversaria, come Stones nel City. Con fisico, tecnica nel piede mancino e visione di gioco.


Festeggiata la qualificazione Champions ai microfoni di Dazn, Riccardo è stato raggiunto in campo dalla fidanzata Benedetta che gli ha dato un bacio in diretta. Non siamo ai livelli di Casillas-Carbonero al Mondiale 2010 (lei era l’intervistatrice e poi è diventata la moglie), ma non è certo un episodio frequente. Del resto Calafiori — come ha detto sorridendo Motta per cercare nuovi aggettivi che descrivessero un calciatore così completo — «è anche bello».
L’unica cosa che davvero mancava era il gol e quello è arrivato nel finale di campionato contro la Juventus la squadra che sembra la sua prossima destinazione. Thiago Motta lo vuole, lui ha fatto capire al Bologna che vuole andarsene anche se la trattativa è complessa e la quotazione è alta (sui 25 milioni) complice il fatto che il Basilea, che l’ha lasciato andare per appena 4 milioni, ha diritto al 50% della rivendita sul giocatore. Sarà un’estate calda. Anzi un’estate Cala.

15 giugno 2024

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