Meloni avvisa Salvini al pranzo con i suoi vice: «Non facciamoci dispetti»

di Francesco Verderami

Per il partito della leader, la necessit� di �aprirsi� a risorse esterne

Meloni avvisa Salvini al pranzo con i suoi vice: «Non facciamoci dispetti»

Chiss� quanto deve costare alla premier mantenere la calma durante il pranzo con Salvini e Tajani. Limitarsi a ripetere il precetto �non facciamoci dispetti�, sapendo che pi� volte il leader della Lega l’ha prima accolto e poi disatteso. Concentrarsi sull’azione di governo, mentre dalla Sardegna, all’alba dello spoglio elettorale, i dati annunciano una giornata per lei particolare.

Perch� se Truzzu perde i cocci sono di Meloni. Perch� il candidato governatore � il suo. Perch� � il suo partito che ha gestito la trattativa nella coalizione, imponendo il nome del sindaco di Cagliari dopo un braccio di ferro che ha lasciato solchi profondi nell’alleanza. Perch� FdI � la prima forza nazionale ma nell’isola � quasi raggiunta dal Pd. Ecco spiegata l’ansia della premier nei giorni di vigilia.

Il problema non � perdere l’imbattilit�, che pure conta in politica. Il tema � che se il centrodestra viene sconfitto dal blocco di sinistra Pd-M5S-Avs guidato dai grillini, nonostante l’azione di disturbo del Terzo polo, vuol dire che il percorso fino alle Europee rischia di essere molto insidioso per la maggioranza, dato che prima del 9 giugno ci sar� una mini-tornata amministrativa. Tutto questo mina le certezze di Meloni e la porta a riflettere su un radicale cambio di approccio. E di metodo.

Intanto il voto sardo conferma la distanza esistente tra l’immagine della premier e la forza del suo partito: perch� � chiaro che i voti sono di Meloni, non di FdI. Lo ammettono a mezza voce esponenti di destra quando sottolineano certe �criticit� esistenti nella nostra classe dirigente�. E se la presidente del Consiglio immagina di trasferire il proprio appeal sui suoi rappresentanti nel territorio, il risultato sardo — al di l� dell’esito finale — sta evidenziando le difficolt� dell'esperimento.

� un promemoria per i progetti futuri di Meloni, rispetto per esempio alla �necessit� del partito di aprirsi a risorse esterne�, come sussurra da tempo un esponente di governo. � un cambio di scenario che � atteso dopo le Europee, magari insieme a un riassetto della compagine governativa, per avviare la seconda fase della legislatura. Ed � anche un post-it in vista degli accordi che l’alleanza dovr� fare per la selezione dei futuri candidati. Non � un caso se oggi, dopo un rinvio di settimane, il centrodestra torner� a riunirsi per la scelta dei propri rappresentanti nei prossimi test amministrativi.

Tajani scommette che in Basilicata sar� ricandidato il forzista Bardi. Ma resta la questione del metodo, che il centrista Cesa riassume cos�: �Era tradizione della Dc coinvolgere tutti e non chiudere a nessuno�. Per cinquanta anni il segreto dello Scudocrociato � stato mantenere il primato facendosi carico delle esigenze degli alleati e talvolta anche di quelle degli avversari. La responsabilit� della scelta toccher� sempre a Meloni, �che per� non pu� far tutto da sola�, sottolinea uno dei maggiorenti del centrodestra: �C’� la gestione del governo e se il suo partito non la assiste adeguatamente, tutto diventa difficile�.

Figurarsi se a complicare le cose si mette un alleato. Dall’analisi del voto sardo si capir� che non c’� stato un complotto di Salvini contro Truzzo, semplicemente perch� la Lega non avrebbe avuto la forza per far scattare la trappola del �voto disgiunto�. Il risultato del Carroccio � infatti la conferma di quanto sia in crisi il disegno di �partito nazionale� coltivato dal vice premier con il picco alle passate Europee. Oggi, doppiata nell’isola da Forza Italia e superata da Noi con l’Italia, alla Lega pare restare in prospettiva solo il nord.

Ecco allora che la �nostalgia per la Lega Nord� evocata giorni fa dal governatore veneto Zaia, diventa una parola d’ordine nel partito, la crescente richiesta di un cambio di linea per un ritorno alle origini. E c’� un motivo se ieri anche il presidente della Lombardia Fontana ha detto di avere �nostalgia per il nome Lega Nord�, per �il grande messaggio che abbiamo a suo tempo lanciato� e che adesso si rinnova nella �principale riforma di cui chiediamo l’approvazione: l’autonomia�.

La svolta a destra non ha premiato Salvini. �Superare a destra — ironizza il forzista Mul� — � pure vietato dal codice della strada, perch� si va a sbattere�. Al leader leghista resta la conflittualit� interna alla coalizione, che � il vero problema di Meloni. Pi� della botta in Sardegna. Perch� di una botta si tratta, anche se la sconfitta pu� essere declinata in molti modi: nel centrodestra c’� chi la definisce �salutare�.

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27 febbraio 2024 (modifica il 27 febbraio 2024 | 07:11)

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