L'avanzata di Xi anche in Sudamerica,il «cortile di casa» dello Zio Sam

L'espansione cinese che fa più notizia è nella sua «sfera vicina». Le azioni militari contro Filippine, Taiwan; la ripresa di un attivismo diplomatico verso l'Australia. Ma la Repubblica Popolare avanza anche in Sudamerica. L'operazione più importante, o quella che in questo momento sembra in cima alle preoccupazioni di Washington, è la costruzione di un mega-porto in Perù. 

Il presidente cinese Xi Jinping (Ap)

Sarebbe uno hub per il commercio intercontinentale, con capacità di servire non solo il Perù ma l'intero Sudamerica. In gestione alla China Ocean Shipping, più nota come Cosco, un gigante del trasporto marittimo presente nel mondo intero (Europa inclusa).
Il cantiere del maxi-porto peruviano è già aperto, entro la fine di quest'anno è previsto che riceva una visita ufficiale di Xi Jinping. Una volta entrato in funzione dovrebbe accorciare a 25 giorni la durata media della navigazione da Shanghai, rispetto alle rotte attuali che per le grandi navi porta-container possono durare anche 35 giorni (con scali intermedi e trans-shipping sulla West Coast Usa o in Messico).

La località peruviana che vede la nascita del nuovo porto «di acque profonde» è Chancay, a circa 80 km a Nord di Lima. L'investimento previsto per la costruzione è inizialmente di 3,5 miliardi di dollari, finanziati da prestiti bancari cinesi. Sarà il primo porto sulla costa del Pacifico del Sudamerica a poter accogliere le navi portacontainer di maggiori dimensioni, grazie alla profondità del bacino.

Lo scopo dell'infrastruttura è quello di essere un moltiplicatore nelle relazioni commerciali tra la Cina e molti paesi del Sudamerica: dal Perù le merci cinesi potrebbero raggiungere anche Brasile, Argentina, Cile. La Cina è anche un vasto mercato di sbocco per le materie prime sudamericane: dai minerali alle derrate agroalimentari.

La generale Laura Richardson che dirige il Southern Command del Pentagono, ha dichiarato che «gli Stati Uniti devono preoccuparsi, per la Cina diventerà più facile estrarre ogni tipo di risorse dal continente"».

Si stima che dal 2000 al 2021 la Cina abbia finanziato e realizzato progetti portuali in 46 paesi, per un investimento totale di 30 miliardi di dollari. In quanto a Cosco, la sua operazione più nota rimane l'ingresso nel porto del Pireo, Atene. Cosco e altre società cinesi gestiscono o controllano circa cento porti marittimi stranieri.  

23 giugno 2024

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