Romania, i tifosi intonano cori pro Putin contro l'Ucraina a Euro 2024
La prima dell'Ucraina all'Europeo da sogno si è trasformata in incubo, con il pesante k.o subito per mano della Romania. E i tifosi avversari cantano «Putin, Putin»
C’è un momento che fa venire la pelle d’oca allo stadio, quando parte l’inno ucraino e i giocatori avvolti nelle bandiere come grandi mantelli sembrano cavalieri a difesa di una terra lontana, o perduta. Ma dura poco. I tifosi romeni cantano il loro inno ancora più forte, e tutto assume dimensioni più vere e reali. Gli ucraini godono di una blanda simpatia del pubblico tedesco, ma poi — come una cattiva metafora nella politica — si ritrovano pochi e soli. Gli spalti sono colorati di giallo intenso romeno, e a un certo punto la curva intonerà «Putin, Putin». Il tifo ucraino, invece, è composto da ragazze madri che portano i bambini alla partita, un po’ di expat e di rifugiati che — se giovani — vengono guardati con curiosità o sospetto: espatriati per non combattere?
Ucraina, le stelle deludono
La squadra da cui ci si attende, come per un dovere morale, orgoglio e perfino l’impresa invece pare svuotata, sfibrata. Dodici anni fa l’Europeo si giocò tra Varsavia e Kharkiv: un’altra epoca. I più apatici in campo sono quelli che dovrebbero essere i «golden boy»: Zinchenko dell’Arsenal, Mudryk del Chelsea, mentre almeno il centravanti Dovbyk — capocannoniere nella Liga spagnola — si dà da fare. «Mr. 100 milioni» Mudryk — una delle spese più inspiegabili degli anni recenti, se non con le rimesse di Abramovich verso l’Ucraina — vanesio con l’acconciatura da samurai biondo, è perfino irritante. Il portiere Lunin poi, dopo la gran stagione al Real, è la controfigura di sé stesso. Da un suo rinvio sui piedi di Stanciu nasce l’1-0: il tiro a volo da fuori area del capitano romeno però è un eurogol. Non impeccabile, Lunin, neppure sulla seconda rete: il rasoterra di Marin gli passa sotto il braccio. Mentre sul terzo, un appoggio sottoporta del difensore Dragus, i romeni passeggiano indisturbati dal corner fin dentro l’area. Al 57’ i giochi sono fatti.
Romania sorpresa di Euro 2024?
Ci sarebbe da parlare dei romeni. Possono essere una rivelazione? Qualche esperto tedesco lo scrive. Gli undici titolari giocano in 11 squadre diverse, ma ieri per corsa, organizzazione, tiro hanno convinto. Può essere un demerito loro se gli ultrà cantano «Putin» agli ucraini? In un mondo decente non succede, ma Kiev negli ultimi anni ha visto cancellata molto più della decenza. Occorre che tutto cambi se l’Ucraina, come in passato, vorrà rimontare.