Devin, l'AI che ruberà il lavoro agli sviluppatori: l'ha creata un giovane genio dell'informatica
Il nuovo algoritmo di Cognitive Labs può creare interi siti web in meno di 20 minuti e giochi come Pong con un solo prompt

C'è una nuova intelligenza artificiale che potrebbe rubare il lavoro proprio a chi crea le IA. O forse cancellerà solo alcuni dei ruoli più basilari fra gli sviluppatori.
Si chiama Devin AI ed è stata programmata da Cognition Labs, una startup fondata da giovani sviluppatori che sono partiti da un'idea semplice: un algoritmo che scrive codice al posto degli ingegneri del software. I risultati sono promettenti: Devin riesce a tirar su un intero sito web in pochi minuti o a programmare piccoli videogiochi grazie a un singolo prompt.
Dietro all'idea c'è un team di dieci persone, un investimento milionario e due fratelli conosciuti da oltre un decennio come giovani promesse dell'informatica (oltre che della matematica).
Siti web e videogiochi con un solo prompt
Basta dargli qualche istruzione e Devin può creare da zero Pong, l'antenato dei videogiochi di oggi. È bastato un prompt (perfezionato più volte, così da impostare la giusta "fisica" per fare rimbalzare la palla ai lati dello schermo) e poi l'IA ha fatto tutto da sola. Con poche istruzioni e meno di venti minuti di tempo può anche creare un sito web, per esempio uno che raccolga tutti i ristoranti italiani a Sidney. Il tutto senza intervento umano.
L'IA può semplificare il lavoro degli sviluppatori, che possono lasciare i compiti più meccanici all'algoritmo e dedicarsi alla parte più "creativa" della professione, oppure dare in mano uno strumento potente a chi non ha nessuna conoscenza tecnica ma vuole comunque portare avanti un progetto che richiede la scrittura di linee di codice.
Come funziona
Non è la prima volta che un'intelligenza artificiale viene in soccorso degli sviluppatori. Già due anni fa GitHub Copilot ha cominciato a dare una mano ai programmatori di tutto il mondo. Devin, però, il codice può scriverlo in totale autonomia, dalla prima riga.
Una volta lanciato il prompt (cioè la richiesta o la domanda all'IA, un po' come quelle che si fanno anche a ChatGPT), Devin comincia a scandagliare il web in cerca della soluzione. Le righe di codice le scrive passo dopo passo, davanti agli occhi dell'utente. E quando si imbatte in un bug (cioè un errore del sistema), lo risolve da solo. L'utente può sempre interrompere e intervenire nel processo di creazione, ma anche da sola l'IA se la cava senza problemi.
«Insegnare all'intelligenza artificiale a essere un programmatore è in realtà un problema algoritmico molto profondo che richiede al sistema di prendere decisioni complesse e di gettare uno sguardo verso il futuro per decidere quale percorso scegliere», ha detto il Ceo Scott Wu a Bloomberg.
Il team di Cognition Labs
I fondatori di Cognitive Labs sono riusciti a ottenere un finanziamento da 21 milioni di dollari da uno dei fondi di investimento più importanti nel mondo della tecnologia: Founders Fund (la stessa, per intenderci, che ha finanziato anche SpaceX, Neuralink, Facebook e Airbnb). Dietro la società di venture capital c'è Peter Thiel, il cofondatore di Paypal.
Nel team che ha portato alla luce Devin AI ci sono dieci giovani promesse del settore che hanno lavorato fra le scrivanie di casa a New York e, qualche volta, affittando appartamenti su Airbnb per trovarsi tutti insieme.
Tre i fondatori: Steven Hao (uno degli ingegneri di punta di un'altra startup, ScaleAI), Walden Yan (studente di Harvard fino a poco tempo fa) e Scott Wu. Soprattutto quest'ultimo, insieme al fratello maggiore Neal, ha portato il progetto di DevinAI su un altro livello.
Chi sono i fratelli Wu
Nati in Lousiana da una coppia di ingegneri chimici di Shanghai, Neal e Scott Wu hanno mostrato presto una propensione per la logica e la risoluzione dei problemi. Entrambi hanno vinto un'importante gara di matematica, la Mathcounts National Competition (Neal nel 2005, Scott nel 2011). Su X un utente ha postato un filmato del 2011 che mostra la fase finale della competizione fra piccoli geni: nel video si vede Scott, all'epoca studente delle scuole medie, che risponde senza esitazione (e senza neanche aspettare che il presentatore finisca di leggere la domanda) a quesiti di matematica che metterebbero in difficoltà la maggior parte degli adulti. Una vittoria ottenuta quasi senza sudare.
Quelle di matematica non sono le uniche competizioni a cui hanno partecipato i due fratelli Wu. Al primo anno delle superiori, Neal ha scoperto il mondo dello "sport coding", cioè la programmazione agonistica. Si tratta di competizioni in cui i partecipanti devono risolvere puzzle o sviluppare programmi con velocità e precisione. E ci sono anche delle olimpiadi: si chiamano International Olympiad of Informatics e dal 1989 incoronano i più grandi talenti dell'informatica. I due fratelli hanno collezionato insieme sei medaglie d'oro, ma anche gli altri membri di Cognition Labs hanno partecipato alla gara e vinto complessivamente una decina di medaglie.
Quella delle olimpiadi di informatica è stata un'occasione d'oro per i fratelli Wu, che grazie alla loro partecipazione si sono fatti notare (e assumere) dalle startup della Silicon Valley. Scott, per esempio, è stato chiamato già a 17 anni da una società di sviluppo software a Mountain View, in California. La loro vicenda continua ancora oggi con Devin, che potrebbe creare un nuovo standard per gli sviluppatori. Forse anche per quelli che parteciperanno alle future olimpiadi di informatica.