Niente social per chi ha meno di 16 anni: il governo britannico pensa a una nuova stretta sulle piattaforme

LONDRA – Da qualche anno il Regno Unito ha annunciato la guerra ai contenuti lesivi e pericolosi di Internet e dei social media, soprattutto per i più giovani. Ora sembra essere davvero arrivato il momento di riforme radicali, tra le più dure in Occidente. L’anno nuovo, infatti, potrebbe riservare molte sorprese ai più piccoli britannici: il governo di Rishi Sunak sta difatti valutando di limitare fortemente, se non vietare del tutto, l’uso dei social media agli under 16.

Il piano del governo

Il piano, seppur senza molti dettagli al momento, è stato rivelato da Bloomberg. In realtà il divieto totale di Instagram, Tiktok, Facebook e gli altri non sembra realistico. Ma il governo conferma che sta studiando nuovi “metodi affinché i genitori abbiano molto più controllo sui propri figli, perché pensiamo ci sia una falla nella legislazione attuale”. Parole che sono state ben accolte dalla Molly Rose Foundation, la ong creata in onore dell’omonima teenager inglese, suicidatasi a 14 anni dopo una marea di messaggi negativi e incitanti all’autolesionismo ricevuti sui social.

Il progetto di legge si affianca alla legge “Online Safety Act” approvata l’anno scorso, una delle più severe di sempre nei confronti dei social media e dei giganti del web, in nome della difesa di bambini e giovanissimi. Perché impone alle piattaforme online di filtrare preventivamente ogni contenuto potenzialmente pericoloso per i minorenni. Altrimenti, perlomeno nel Regno Unito, questi colossi rischiano multe fino al 10% del loro fatturato globale.

Facebook e i pedofili

Nei giorni scorsi, l’agenzia di sicurezza governativa National Crime Agency ha attaccato frontalmente Facebook e Meta perché di recente hanno approvato la crittografia per i messaggi privati sulle loro piattaforme. Secondo la Nca, questo strumento potrebbe rivelarsi una protezione per contenuti pericolosi e complicherebbe la caccia a potenziali pedofili che cercano prede sui social, come ha accusato il sottosegretario all’interno Chris Philp: “Facebook faccia immediatamente retromarcia, tutto questo è inaccettabile”.

La guerra alla pornografia

Ma il governo di Rishi Sunak, come quello precedente di Boris Johnson e pure Liz Truss, ha dichiarato guerra anche alla pornografia. Allo studio c’è il divieto totale ai minori di 18 anni, messo in pratica non solo con maggiori misure di parental control ma possibilmente anche con l’uso dell’intelligenza artificiale. Nello specifico, del riconoscimento facciale, che riesce a discernere se i lineamenti dell’utente siano quelli di un maggiorenne o di un teenager/bambino. Addirittura, secondo il Telegraph di oggi, Google avrebbe messo a punto un sistema già approvato dall’agenzia competente britannica che gestisce l’“Age Check Certification Scheme”. Una misura che scatenerà le proteste di attivisti e associazioni in difesa della privacy.