I 20 minuti di terrore sul volo del Boeing 737 Max: «Poteva essere una catastrofe». «Fuori uso» una scatola nera
di Leonard Berberi
Borse europee deboli nella prima seduta della seconda settimana dell’anno, con i future Usa in rosso e Boeing che crolla di oltre il 10% in pre-apertura. Madrid cede lo 0,4%, Londra lo 0,35%, Milano lo 0,3%, Parigi lo 0,2% e Francoforte lo 0,04%. Gli investitori temono che dopo i dati macro contrastati della scorsa settimana la Fed possa decidere di non procedere con e tagli dei tassi atteso per il 2024. A questo proposito gli occhi sono puntati su quanto potrà dire in serata il presidente della Fed di Altanta Raphael Bostic, membro del Fomc, ma soprattutto del dato sull’inflazione atteso per giovedì prossimo.
Boeing affonda a Wall Street, dove i titoli perdono l’8,6% all’avvio degli scambi, in quella che è la flessione maggiore dall’ottobre 2022. Pesante anche Alaska Airlines, che cede il 6,3%. È la risposta dei mercati finanziari all’incidente di venerdì sera su un 737 Max 9 dell’Alaska Airlines, che ha portato al blocco di tutti i velivoli di quel modello per lo svolgimento di controlli. Il titolo di Spirit Aerosystems, la società che produce la fusoliera del jet, perde l’11,6%; il titolo di Alaska Airlines cede oltre il 5%, dopo aver cancellato decine di voli tra domenica e lunedì.
di Leonard Berberi
In Germania le esportazioni sono salite oltre le stime in novembre (+3,7%), ma non hanno fatto altrettanto gli ordini di fabbrica (+0,3%). Peggio delle stime la fiducia degli investitori nell’Eurozona (-15,8 contro il -15,5 atteso) e dei consumatori nell’Eurozona, dove invece è migliorata la fiducia dei consumatori (-15 contro -15,1 previsto). In linea con le attese invece le vendite al dettaglio di novembre (-0,3%) su base mensile.
di Federico Fubini
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, corre Amplifon che segna in avvio +2,4% dopo l’upgraded di Morgan Stanley a “overweight” da “equal-weight” e un miglioramento del target di prezzo. Positivo il comparto bancario con Mps in testa (+1,5%), seguita da Generali (+1%), mentre Mediolanum è spinta dalla buona raccolta netta nel mese di dicembre (+0,88%). Prese di beneficio su Leonardo (-0,65%), debole l’oil con Eni (-1,74%), Saipem (-1,28%) e Tenaris (-0,64%). Qui l’andamento dei titoli in tempo reale.
Apertura in leggero rialzo per lo spread tra Btp e Bund. A inizio seduta il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 170 punti, due in più rispetto all’ultimo closing. Sale anche il rendimento del Btp decennale benchmark che ha iniziato gli scambi a quota 3,88%, dal 3,82% della vigilia. Qui l’aggiornamento in tempo reale.
di Redazione Economia
Il dollaro appare stabile a 0,91 euro, ma sale a 0,78 sterline. Si conferma in rialzo lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi a 169,7 punti, con il rendimento annuo italiano in crescita di 1,7 punti al 3,86% e quello tedesco di 0,8 punti al 2,16%. Prosegue il calo del greggio (Wti -1,34% a 72,82 dollari al barile) e del gas naturale (-6,88% a 32,18 euro al MWh), grazie a scorte che nell’Ue sono ancora sopra l’84% oltre quota 967 TWh.
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08 gen 2024
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