Chiara Scotti, chi è la nuova vicedirettrice della Banca d’Italia che viene dalla Fed

Chiara Scotti, chi è la nuova vicedirettrice della Banca d'Italia che viene dalla Fed Chiara Scotti, chi è la nuova vicedirettrice della Banca d’Italia che viene dalla Fed

Eppur si muovono (le donne in finanza). Il neo governatore Fabio Panetta ha chiamato Chiara Scotti, da febbraio vice presidente senior e direttrice della ricerca della Federal Reserve di Dallas, per il direttorio della Banca d’Italia come vice direttrice generale, al posto di Piero Cipollone, che all’inizio di novembre ha traslocato a Francoforte per sostituire lo stesso Panetta nel board della Bce.

Il profilo di Scotti

La nomina di Scotti, esperta di politica monetaria, comunicazione delle banche centrali, macro-economia empirica e finanza, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Superiore dell’istituto centrale. Ora servirà un decreto approvato dal presidente della Repubblica e promosso dalla presidente del Consiglio in concerto con il ministro dell’Economia. Con l’arrivo di Scotti salgono a due (su 6 membri) le donne nel direttorio, che include Alessandra Perrazzelli. Bocconiana, dopo master e PhD all’University of Pennsylvania, Scotti è stata vice direttrice della divisione per la stabilità finanziaria del board dei governatori Fed, dove è arrivata nel 2005. Durante la pandemia, ha consigliato l’ex vice-presidente Richard Clarida.

La carriera nel settore bancario

Lodigiana, 48 anni, dopo la laurea con lode alla Bocconi nel 1998, ha lavorato nel settore privato come analista presso Credit Suisse nella sede di Londra fra il 1998 e il 2000. Quindi il trasferimento negli Stati Uniti dove ha conseguito un master e un dottorato di ricerca in economia presso la University of Pennsylvania fra il 2000 e il 2005 al termine del quale è arrivata l’assunzione alla Federal Reserve. Nell’istituto centrale americano, come si legge nel cv disponibile sul sito, Scotti nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli: nella divisione finanza internazionale, in quella della stabilità finanziaria, advisor del vicepresidente Fed durante la pandemia e di altri componenti del board fino appunto alla nomina, nel 2023, come Senior Vice President della Federal Reserve di Dallas.

La questione di genere

Scotti è autrice di numerosi lavori di ricerca pubblicati su riviste internazionali presentati nell’ambito di seminari e conferenze. Un paio di anni fa, in una intervista al quotidiano lodigiano Il Cittadino, Chiara Scotti aveva sottolineato come alla Federal Reserve «niente mi è precluso solo perché sono una donna. In passato invece ho dovuto spesso lavorare il doppio di un uomo per essere apprezzata allo stesso modo». E aveva poi aggiunto come «lo spazio per vita familiare e interessi è importante, perché consente di essere più sereni ed efficienti al lavoro. Spero di essere per le mie figlie e per le ragazze che leggeranno l’articolo un esempio di come nella vita si possa fare tutto».

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