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Quanto fruttano a Kim Jong-un i proiettili venduti alla Russia (e che cosa dicono sulle mosse future)
L’intelligence di Washington non ha dubbi che la Nord Corea di Kim Jong-un stia fornendo munizioni all’armata di Vladimir Putin impegnata nella guerra in Ucraina. La cadenza di fuoco dell’artiglieria russa � drammaticamente aumentata dall’autunno scorso, proprio dopo che Kim era andato a incontrare Putin in Russia, con uno spettacolare viaggio a bordo del suo treno blindato. Kiev ha condotto un’indagine sul campo di battaglia, analizzando i rottami degli ultimi ordigni impiegati dai russi e sostiene che da gennaio l’esercito di Putin ha sparato almeno 24 missili balistici a corto raggio del tipo Hwasong-11 prodotti in Nord Corea. Ma il grosso della fornitura � in proiettili per i cannoni.
Incrociando informazioni ricevute dai colleghi sudcoreani con le immagini satellitari che hanno ripreso il traffico ferroviario e navale dalla Nord Corea alla Russia, gli analisti del Pentagono ritengono che Pyongyang abbia spedito ai russi 2 milioni di proiettili d’artiglieria da 152 millimetri. Ogni colpo di quel grosso calibro, secondo il �listino dei prezzi� della Nato vale tra i 3 mila e i 4 mila dollari. Quindi, la Nord Corea potrebbe ricevere tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari per la fornitura, un aiuto notevole se si considera che il Pil annuo del regno eremita non supera i 25 miliardi di dollari.
Gli esperti per� fanno notare che le munizioni nordcoreane non sarebbero di prima qualit�, perch� sono rimaste chiuse nei depositi per anni, in attesa di essere impiegate contro la Sud Corea. L’efficienza dei proiettili decade con il passare del tempo, e una parte dell’arsenale di Kim potrebbe essere composta da ordigni difettosi. Anche se Mosca avesse ottenuto uno sconto consistente e invece di 8 miliardi le munizioni nordcoreane fossero state valutate 4 o 2 miliardi di dollari, l’affare per Kim sarebbe importante. Il maresciallo potrebbe usare la valuta o per puntellare l’economia del suo Paese o per dare ulteriori fondi allo sviluppo di missili e armi nucleari. Ma oltre al denaro, dalla Russia � probabilmente arrivata come parte della contropartita preziosa consulenza tecnica che ha permesso alla Nord Corea in autunno di mettere in orbita il suo primo satellite-spia, dopo due fallimenti. E poi il pagamento pu� prevedere una parte di baratto: a Pyongyang stretta dalle sanzioni Onu (votate a suo tempo anche dalla Russia) serve di tutto, dalle derrate alimentari per evitare la carestia al petrolio e ai materiali per l’edilizia.
Putin e Kim nel loro vertice di settembre si sono promessi di rafforzare la �collaborazione strategica�, ma le propagande dei due Paesi hanno negato che sia stato sottoscritto un accordo per l’acquisto di munizioni. Per�, da mesi, ministri e generali russi volano frequentemente a Pyongyang e vengono condotti in visita a fabbriche di proiettili. Non servono agenti segreti sul posto per scoprirlo: le foto delle missioni russe sono regolarmente pubblicate dalla stampa nordcoreana. La propaganda nordista continua anche a minacciare un attacco contro Seul. Kim a gennaio ha fatto cancellare dalla Costituzione ogni accenno a una riunificazione per via politica, dichiarando la Sud Corea �nemica� eterna e rivendicando �il diritto legale di annientarla�. Sul 38� parallelo i nordcoreani hanno schierato almeno 10 mila pezzi d’artiglieria puntati sull’area di Seul: per�, se il Maresciallo sta vendendo le sue munizioni allo Zar si deduce che non abbia in mente un attacco a breve.
Incrociando informazioni ricevute dai colleghi sudcoreani con le immagini satellitari che hanno ripreso il traffico ferroviario e navale dalla Nord Corea alla Russia, gli analisti del Pentagono ritengono che Pyongyang abbia spedito ai russi 2 milioni di proiettili d’artiglieria da 152 millimetri. Ogni colpo di quel grosso calibro, secondo il �listino dei prezzi� della Nato vale tra i 3 mila e i 4 mila dollari. Quindi, la Nord Corea potrebbe ricevere tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari per la fornitura, un aiuto notevole se si considera che il Pil annuo del regno eremita non supera i 25 miliardi di dollari.
Gli esperti per� fanno notare che le munizioni nordcoreane non sarebbero di prima qualit�, perch� sono rimaste chiuse nei depositi per anni, in attesa di essere impiegate contro la Sud Corea. L’efficienza dei proiettili decade con il passare del tempo, e una parte dell’arsenale di Kim potrebbe essere composta da ordigni difettosi. Anche se Mosca avesse ottenuto uno sconto consistente e invece di 8 miliardi le munizioni nordcoreane fossero state valutate 4 o 2 miliardi di dollari, l’affare per Kim sarebbe importante. Il maresciallo potrebbe usare la valuta o per puntellare l’economia del suo Paese o per dare ulteriori fondi allo sviluppo di missili e armi nucleari. Ma oltre al denaro, dalla Russia � probabilmente arrivata come parte della contropartita preziosa consulenza tecnica che ha permesso alla Nord Corea in autunno di mettere in orbita il suo primo satellite-spia, dopo due fallimenti. E poi il pagamento pu� prevedere una parte di baratto: a Pyongyang stretta dalle sanzioni Onu (votate a suo tempo anche dalla Russia) serve di tutto, dalle derrate alimentari per evitare la carestia al petrolio e ai materiali per l’edilizia.
Putin e Kim nel loro vertice di settembre si sono promessi di rafforzare la �collaborazione strategica�, ma le propagande dei due Paesi hanno negato che sia stato sottoscritto un accordo per l’acquisto di munizioni. Per�, da mesi, ministri e generali russi volano frequentemente a Pyongyang e vengono condotti in visita a fabbriche di proiettili. Non servono agenti segreti sul posto per scoprirlo: le foto delle missioni russe sono regolarmente pubblicate dalla stampa nordcoreana. La propaganda nordista continua anche a minacciare un attacco contro Seul. Kim a gennaio ha fatto cancellare dalla Costituzione ogni accenno a una riunificazione per via politica, dichiarando la Sud Corea �nemica� eterna e rivendicando �il diritto legale di annientarla�. Sul 38� parallelo i nordcoreani hanno schierato almeno 10 mila pezzi d’artiglieria puntati sull’area di Seul: per�, se il Maresciallo sta vendendo le sue munizioni allo Zar si deduce che non abbia in mente un attacco a breve.