Cultura Woke contro Maga, dove tira il vento americano
Caro Aldo,
dopo aver letto l’articolo di Federico Rampini (Corriere, 4 marzo), mi domando se ci sia ancora qualcuno che si stupisca per il consenso che Trump riscuote negli Usa e che lo porterà ad essere probabilmente, ahinoi, nuovamente presidente, o per il grande successo, qui da noi, del libro di Vannacci sponsorizzato, guarda caso, da un fervente ammiratore di Trump. Lei cosa ne pensa? C’è un modo per indurre questi «talebani» della sinistra cosiddetta progressista a ricredersi prima che sia troppo tardi?
Nori Negro
Cara Nori,
L’articolo di Federico Rampini è stato molto letto sul web, segno che il tema incrocia la sensibilità dei lettori di generazioni diverse. Questione sociale e diritti civili sono in contrasto o complementari? La sinistra dibatte delle colpe del colonialismo e del patriarcato disinteressandosi di poveri e senzatetto? O invece le grandi conquiste civili sono avvenute anche sotto la spinta dei movimenti dei lavoratori, ad esempio negli anni 70? C’è un fondo di verità in entrambe le tesi. Di sicuro gli eccessi del politicamente corretto provocano una reazione: in America Trump, in Italia non solo Vannacci ma di fatto pure la destra di governo, anche se Giorgia Meloni ha assunto a Palazzo Chigi toni diversi, mentre Matteo Salvini anche per farle da controcanto ha inasprito i suoi. Nel 2016 Trump conquistò Stati industriali o post-industriali, come il Michigan, il Wisconsin, la Pennsylvania, in cui l’elettorato democratico è molto diverso da quello liberal delle due coste: è più legato ai sindacati e alla fabbrica, ed è meno attento ai diritti dei gay o delle minoranze etniche. Per questo è così difficile trovare un’alternativa a Biden: perché è difficile conciliare le due anime del partito, quella centrista e quella radicale. Inoltre, Trump con i suoi orrendi difetti è l’unico tra i due candidati che sia sospinto da un movimento di popolo, quello detto Maga, dallo slogan «Make America great again», rendiamo di nuovo grande l’America. Dietro Biden non si è ricreata quella dinamica sociale e culturale che aveva spinto alla Casa Bianca Barack Obama. Pure questo avvantaggia Trump, anche se le sorprese sono sempre possibili.
LE ALTRE LETTERE DI OGGI
Storia
«Burocrazia in tilt, ringrazio chi ha voluto aiutarmi»
Mia figlia ha raggiunto il limite previsto dagli anni di permanenza con il medico pediatra. Ieri di buon mattino, mi sono recato presso gli uffici della Asl di mia competenza. Dovevo procedere con il ricongiungimento del medico di famiglia. Solita fila e borbottare di noi utenti, sempre impazienti e pronti alla «battaglia». Ebbene le corpose piogge della notte avevano arrecato alcuni seri danni agli apparati elettrici ed informatici. Di conseguenza, tutto fermo tra tanti che si lamentavano. C’è solo, allora, da immaginare il trambusto e le mille lamentele. Ho deciso di restare, sperando che tutto si sbloccasse da un momento all’altro. Il tempo, però, avanzava. All’improvviso, tutto è sembrato per fortuna ritornare in funzione, tranne la piattaforma «Sinfonia» utile alla mia prestazione. Quindi, alla mia ennesima richiesta, se fosse tornata in funzione la piattaforma, due giovani funzionari, mossi da gentilezza e sensibilità comprensiva, si sono messi a disposizione. Mi hanno chiesto un indirizzo mail e i miei riferimenti anagrafici, così come quelli di mia figlia. Non appena la piattaforma fosse tornata in funzione, avrebbero istruito la mia pratica, completando la procedura e inviandomi l’attestazione del nuovo libretto sanitario per mail. Ecco, spesso ci lamentiamo dell’operato della Pubblica amministrazione ma a volte ci si imbatte in persone flessibili, rispettose e disponibili. I due funzionari meritano un sincero plauso pubblico. Non bisogna assolutamente fare sempre di tutta l’erba un fascio. Anzi. C’è tanto da sperare e affidarsi. Bravi Vittorio Di Blasio e Giuseppe Tesone.
Nicola Campoli, Napoli
8 MARZO
«Una festa da celebrare ogni giorno dell’anno»
Pasquale RunfolaRESILIENZA
«L’azienda salvata da un team femminile»
Giorgio GalvaniWALTER CHIARI
«Avrebbe compiuto 100 anni proprio oggi»
Sergio Sorac , Roma;TRANSIZIONE GREEN
«I costi molto alti per le imprese»
Luca Testera Pardi Tutte le lettere
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Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.
MARTEDI - IL CURRICULUM
Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino
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Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai.
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