Alitalia-Ita, la sentenza che complica il rilancio: 77 ex dipendenti da assumere
di Leonard Berberi
Il contenzioso tra alcuni ex lavoratori di Alitalia e Ita Airways sale d’intensità negli ultimi giorni e potrebbe tornare di nuovo nei tribunali. Cinquantatré dipendenti della vecchia compagnia aerea dopo essere stati assunti dal nuovo vettore — per via giudiziaria — chiedono a Ita alcuni arretrati e fanno pignorare 9,4 milioni di euro da uno dei conti dell’azienda. L’aviolinea tricolore non solo ritiene che quegli arretrati non debbano essere erogati, ma avvia i procedimenti disciplinari nei confronti del personale perché per due volte non si sono presentati agli appuntamenti, tanto che non è escluso il licenziamento.
di Leonard Berberi
Tutto inizia lo scorso giugno quando un giudice del Lavoro di Roma decide che 77 ex dipendenti di Alitalia dovranno essere assunti da Ita perché è stata «accertata la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda» tra la vecchia e la nuova compagnia (sei di loro poi decidono di chiudere il contenzioso e di non proseguire). L’azienda così viene obbligata a prenderseli pagando loro «le retribuzioni maturate». Ita applica le sue griglie di stipendio, gli ex Alitalia chiedono al vettore altri 6 milioni, cioè il variabile dell’attività potenzialmente svolta dal decollo della compagnia aerea il 15 ottobre 2021.
di Leonard Berberi
Il contenzioso prosegue con un atto di precetto che poi, scaduto il periodo previsto per legge, fa scattare il pignoramento automatico di 9,4 milioni presso uno dei conti correnti di Ita: i 6 milioni richiesti più la maggiorazione del 50%. Un pignoramento al quale la compagnia aerea intende opporsi. Su questo s’inserisce anche il tema, delicato, della cassa integrazione che è stata erogata per i 71 dipendenti assunti dal 15 ottobre 2021 fino al giorno dell’ingresso in Ita nell’estate 2023: fonti al Corriere dicono che i lavoratori dovranno restituire all’Inps più di quanto spetterebbe loro da Ita per lo stesso periodo.
Ma al tema economico si affianca quello meramente lavorativo. Nelle scorse settimane i 71 sono stati convocati da Ita per due volte. Al primo appuntamento non ha risposto nessuno, al secondo (quello relativo alla visita medica e al colloquio gestionale) hanno risposto soltanto in 18. Ita, fa sapere l’azienda, si è anche resa disponibile ad andare a Milano per quelli che sono basati lì. Ma 53 persone, secondo la società, non si sono fatte vive. A quel punto la compagnia aerea ha avviato l’iter per il procedimento disciplinare, seguito dalla contestazione. Da quanto si apprende Ita intende arrivare al licenziamento delle 53 persone. Che faranno sicuramente ricorso.
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19 dic 2023
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