Quanti follower ha perso Chiara Ferragni per il pandoro? Le scuse sono servite?

Quanti follower ha perso Chiara Ferragni per il pandoro? Le scuse sono servite?  Quanti follower ha perso Chiara Ferragni per il pandoro? Le scuse sono servite?

Dopo la polemica esplosa in merito alla beneficenza con i pandori Balocco, molti dei follower di Chiara Ferragni non sono stati convinti delle buone intenzioni dell’influencer nemmeno con la pubblicazione del video di scuse sui suoi account ufficiali. Sembra, infatti, come riporta Il Messaggero, che oltre 10 mila utenti abbiano smesso di seguire il profilo Instagram della Ferragni.

Le scuse di Chiara Ferragni

L’imprenditrice digitale, in un primo momento, ha preferito il silenzio per alcuni giorni, dopo aver appreso della maxi multa dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta da 1 milione di euro. È, poi, tornata attiva sui social postando un reel: «Mi dispiace che ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede», ha dichiarato nel suo messaggio. Concludendo con la promessa di devolvere una donazione da 1 milione di euro all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, lo stesso oggetto della campagna dei pandori di Natale in collaborazione con Balocco.

Il calo di follower su su Instagram

L’osservatorio Arcadiacom ha raccolto dei dati per Il Messaggero, dai quali emerge che il circolare della notizia di questa notizia ha avuto conseguenze sui seguaci dell’influencer: dal 14 al 17 dicembre la Ferragni è passata da un totale di 29.732.289 a 29.721.450 followers, con un calo di oltre 10 mila utenti.Ma accedendo oggi, martedì 19 dicembre, al suo profilo Instagram, i suoi follower risultano ancora meno, circa 29,6 milioni. «Si tratta del calo più consistente dell’anno — ha spiegato Domenico Giordano, data analyst Arcadiacom —. Dal 14 dicembre a oggi le interazioni con il profilo sono cadute in picchiata. Si è passati dall’1,9% del giorno 12 dicembre allo 0 del 15 dicembre».

Vicende precedenti

Potrebbe trattarsi di un primo, seppure piccolo e inoffensivo, segnale che l’impatto potrebbe ricadere su altri aspetti del lavoro dei Ferragnez: i brand che con loro hanno o intendono intraprendere collaborazioni dovranno prestare maggiore cautela per evitare ripercussioni negative anche sulla loro immagine. Sia per Chiara Ferragni che per Fedez, infatti, non si tratta del primo caso di crisis management: nel 2018 a suscitare la polemica su sprechi alimentari e ostentazione è stata la festa di compleanno del cantante organizzata nel supermercato di City Life a Milano, mentre qualche anno prima c’era il prezzo (circa 8 euro) della bottiglia di acqua Evian realizzata in edizione speciale e limitata con l’influencer.

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