Bonus nido 2024, chi può avere l’asilo gratis? Le regole e gli importi in base all’Isee

Da marzo al via le domande per il bonus nido 2024. Si tratta del contributo, che può arrivare fino ad un massimo di 3.600 euro per i nuclei familiari che abbiano almeno un figlio under 10 e un Isee fino a 40mila euro. Il bonus vale per il pagamento delle rette degli asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini con meno di 3 anni di età affetti da gravi patologie croniche. A giorni l’Inps dovrebbe pubblicare un messaggio con le istruzioni per presentare la domanda.

Per il 2024 gli importi, spalmati su 11 mensilità, sono modulati in tre fasce:

  • 3.000 euro annui con Isee inferiore a 25mila euro; 
  • 2.500 euro annui con Isee tra 25mila e 40mila euro;
  • 1.500 euro con Isee oltre 40mila euro.

La buona notizia è per le famiglie con due figli sotto i dieci anni.  Come ricorda il Sole 24 ore,  in presenza di un fratello o sorella under 10 il contributo aumenta «solo per le prime due fasce Isee (di 600 euro annui nella prima e di 1.100 euro annui per la seconda), arrivando ai seguenti importi mensili: 327,27 euro con Isee sotto 40mila euro; 136,37 euro per tutti gli altri». Cifre comunque insufficienti per arrivare all’asilo nido gratis che mensilmente, come riporta Altroconsumo, può costare nelle grandi città anche 700-800 euro. In pratica l’affitto di un monolocale a Milano. 

I contributi regionali

In questo senso tornano utili alle famiglie le misure di sostegno al reddito di Regioni e Comuni. Unico modo per abbattere la retta. In Lombardia per esempio per chi ha un’Isee sotto 20mila euro la regione compensa il bonus nido nazionale, si può infatti fare domanda per coprire l’intero costo. Così come in Liguria dove il bacino dei beneficiari è più ampio: tra i requisiti c’è un Isee più alto, a 35mila euro.  In Toscana viene dato invece un contributo massimo di 527 .

I numeri ancora preoccupanti

Il problema degli asili nido resta comunque  preoccupante. In Italia la copertura degli asili nido è al 33% -e inferiore al Sud (15%)- con rette che per un posto in un nido pubblico incidono fino al 10% sul reddito annuo. Ad oggi, non a caso  sono più di otto su 10 (l'85%) i dipendenti con figli dai sei anni in su che chiedono un supporto dalla propria azienda attraverso il welfare aziendale secono la ricerca «Jointly voice».

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27 febbraio 2024 ( modifica il 27 febbraio 2024 | 07:37)

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