Pagelle F1 Gp Giappone: Sainz 8,5 (un po’ a sorpresa), Leclerc 8, Hamilton che fa passare Russell 4

di Flavio Vanetti

La Red Bull torna imprendibile (9), la Ferrari si conferma gentile con le gomme anche se deve migliorare in qualifica (7,5). Alonso (7) lotta da solo con la Mercedes, Albon-Ricciardo un incidente da 3

Pagelle F1 Gp Giappone: Sainz 8,5 (un po’ a sorpresa), Leclerc 8, Hamilton che fa passare Russell 4

Nella terra del Sol Levante si leva, anzi si risolleva, la Red Bull. Dopo aver incassato dalla Ferrari a Melbourne un bruciante 1-2, ripaga con la stessa moneta il Cavallino: a Suzuka la doppietta non � rossa, ma blu. � la terza nei quattro Gp fin qui disputati e in testa all’armata dei �bibitari� c’� ovviamente Lui, Max Verstappen, stavolta vestito con i panni del samurai invincibile.

Max Verstappen: 57

Riprendiamo a usare il numero delle vittorie in F1 quale voto di giornata, essendo il 10 con lode banale nel suo caso. Max � diventato il secondo pilota dopo Michael Schumacher a imporsi per tre volte su questo circuito ed � al tredicesimo �hat trick�della carriera (pole position, primo posto, giro pi� veloce): dieci anni fa a Suzuka debuttava nel circus con la Toro Rosso nelle prove del venerd�, 120 mesi dopo � l’uomo che ha proiettato l’automobilismo in un’altra dimensione.

Bernie Ecclestone: 10

Chris Horner ha ammesso di aver perso una grossa cifra scommessa con Sergio Perez: �In qualifica non andrai oltre il quarto posto�, gli aveva vaticinato. Ma poi il messicano ha confidato di aver rimesso a sua volta tanti soldi con l’ex Padrino della F1: alla fine Bernie guadagna sempre.

Red Bull RB20: 9

Ancora perfettibile, ma gi� evoluta (a differenza di altre monoposto, SF-24 in primis), la nuova creatura di Adrian Newey lascia sempre agli avversari la sgradevole sensazione che manchi loro un centesimo per fare un dollaro.

Adrian Newey: 9

Lo vuole la Ferrari, lo vuole l’Aston Martin, farebbe ponti d’oro la Mercedes. Ma l’uomo pi� desiderato della F1 sfodera una �poker face� (a proposito: al tavolo verde sarebbe difficile capire se bluffa o meno) e se ne sta zitto. Se il caos interno alla Red Bull non diventer� un cataclisma, siamo convinti che, gattopardescamente, non cambier� nulla e lui rimarr� dov’�.

Carlos Sainz: 8,5

Impossibile pensare di ripetere il Gp d’Australia, ma Carlos da Madrid ha raccolto quanto il pronostico gli assegnava, riuscendo a tenere alle spalle Norris che in qualifica l’aveva preceduto. Ha corso tre gare su quattro, avendo saltato il Gp d’Arabia per l’appendicite e l’operazione d’urgenza, ma fin qui non � mai sceso dal podio: ottimo, abbondante e un po’ sorprendente, a dirla tutta.

Sergio Perez: 8,5

Sar� per un istinto di sopravvivenza (evitare la lettera di licenziamento), ma a parte Melbourne sembra essersi dato una mossa, rimanendo peraltro ben chiaro il divario che lo separa da Max. La Ferrari nel cercare di togliere il titolo costruttori alla Red Bull si augurava che Sergio — ora secondo nel Mondiale piloti — fosse vulnerabile come nel 2023: ma forse ha fatto i conti senza l’oste.

Charles Leclerc: 8

Mezzo punto in meno per la qualifica non adeguata. Ma in gara ha scacciato la scimmia che si era collocata sulla spalla e, vista la forma di Sainz, qualche nuvolone sul proprio morale (oltre che sulla sua immagine di predestinato). Il primo stint � stato eccezionale, poi ha gestito al meglio l’usura delle gomme, avendo puntato sulla strategia a una sosta. Aspettiamo il guizzo che gli possa permettere un balzo in avanti. Ora riparte da un quarto posto che, visto il sabato deludente, � un mezzo miracolo.

Ferrari: 7,5

La buona notizia � che � confermato il trattamento �gentile� delle gomme. Quella meno positiva � che in qualifica si � visto un passo indietro, lacuna da colmare. Ma la Rossa con Suzuka ha storicamente un rapporto conflittuale: e qualche spina a volte se la becca.

Fernando Alonso: 7

Se Verstappen si � vestito da samurai, lui, seppur in tono minore, non � stato da meno perch�, si sa, ama la filosofia di questi guerrieri. Quindi non poteva non darci dentro, nei limiti di un’ Aston Martin che vive solo della sua luce (Stroll, voto 5,5, ancora fuori dai punti): sesto posto — la scelta aggressiva di partire con le coperture soft � stata rovinata dall’incidente Albon-Ricciardo —, comunque davanti alle due Mercedes. Tra i costruttori tra le due squadre balla un solo punto: quarte sono le Frecce Nere, ma al quinto posto, verrebbe da dire, c’� proprio il Principe delle Asturie pi� che la �verdona�.

Lando Norris: 6,5

Prova a dare un minimo di senso a una McLaren insufficiente. Missione solo in parte riuscita. Termina quinto e non pu� non consegnarsi al realismo: �Siamo tornati con i piedi per terra: ovvero, siamo dietro alla Ferrari�. Peggio di lui, comunque, il compagno di team Piastri (sufficienza stiracchiata): gara anonima e infilata finale incassata da Russell per il settimo posto (mossa giudicata regolare dai commissari: quindi danno e beffe).

George Russell: 6,5

L’anno scorso negli ultimi metri fu sorpassato da Leclerc, stavolta ha chiuso con il guizzo su Piastri e dunque le lezioni servono. Ancora davanti ad Hamilton (che gli ha dovuto �offrire� la posizione), a piccoli passi sembra voler ridefinire le gerarchie dentro la Mercedes.

Yuki Tsunoda: 6,5

L’idolo di casa combatte e porta a casa un punto che ai giapponesi, popolo gentile che si accontenta, probabilmente baster�. La Racing Bulls, che di racing sembra avere molto poco, � pi� che mai lui.

Lewis Hamilton: 6-

Prendiamo per buono quanto ha dichiarato alla fine (�Leclerc alla prima curva mi ha toccato e danneggiato�) a parziale giustificazione di una gara vissuta sulla difensiva anche per le scelte sbagliate del team (vedi pi� avanti). Fa specie sentire un sette volte campione del mondo chiedere in radio: �Devo far passare Russell?�

Mercedes: 4

La W15 � un chiodo, ormai � acclarato. Ma poi provvede il team a peggiorare l’andazzo. Hamilton dixit: �Gli stint sulle gomme dure sono stati terribili. Le medie erano chiaramente migliori e avremmo dovuto conservarne due set: � stata una pessima gara�.

McLaren: 4

Oltre alle prestazioni che non migliorano sono scoppiati macelli interni: l’ex ferrarista Sanchez ha mollato il colpo dopo appena tre mesi. Occhio perch� dal caos al casino il passo � breve.

Daniel Ricciardo e Alexander Albon: 3

Si scontrano come due umarelli in tangenziale al luned�. Si vuole che sia pi� colpa del secondo (per inciso: ha sfasciato un altro telaio della Williams, dopo quello di Melbourne; il team ne avr� di nuovi o dovr� ancora chiedere a Sargeant di lasciare la sua monoposto?), ma Ricciardo forse avrebbe dovuto accorgersi che stava chiudendo la strada all’anglo-thailandese. Secondo noi, concorso di colpa.

Alpine: 0

Un disastro tira l’altro e non se ne vede la fine. Ocon e Gasly (per la cronaca il primo ha beccato via radio il secondo: siamo ai polli di Renzo) stanno cercando imbianchini a Suzuka, visto che sono stati sverniciati in lungo e in largo.


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7 aprile 2024 (modifica il 7 aprile 2024 | 18:15)

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