Max Verstappen al Gp del Giappone: le mosse di Mercedes e Aston Martin per portarlo via dalla Red Bull

di Daniele Sparisci

Dieci anni fa a Suzuka l’esordio dell’olandese in Formula 1. Adesso deve rispondere all’attacco della Ferrari, e sul futuro dice: �Magari nel 2028 smetto di correre�

Max Verstappen al Gp del Giappone: le mosse di Mercedes e Aston Martin per portarlo via dalla Red Bull

�L’et� � solo un numero, e a me interessano altri numeri�. Tre Mondiali, 56 vittorie, 35 pole e 2637,5 punti conquistati, parole come profezie. Quasi dieci anni fa in Giappone (allora il Gp si correva in autunno) cominciava l’era di Verstappen. L’acne dei 17 anni appena compiuti, i muscoli gonfiati in fretta per reggere le accelerazioni brutali della F1. Battesimo a Suzuka, la pista dei campioni dove domenica per tornare sul trono dovr� respingere l’attacco della Ferrari, superare gli spettri dell’affidabilit� (il ritiro di Melbourne: �Qualche avviso si era manifestato gi� al sabato, avremmo dovuto guardarci meglio�) e la tensione latente nella faida Red Bull, faccenda tutt’altro che conclusa.

Accolto fra sorrisi e polemiche nel 2014, l’insurrezione nel paddock con la Fia costretta a cambiare le regole. Non ha i requisiti per la patente, rischia di dare un’immagine negativa della F1, dicevano. Che errore. Oggi uno come lui sarebbe bloccato dalla burocrazia. Zero timori nei primi metri delle prove libere dedicate agli esordienti sulla Toro Rosso con cui aveva gi� un contratto firmato per la stagione successiva. �Ci prendevano per pazzi� ha ricordato Helmut Marko, il guru austriaco al quale l’orange � legatissimo, al punto da mettere una clausola di uscita anticipata nel contratto fino al 2028. �Poi dopo vedr� se voglio continuare, magari smetto� ha detto gioved� Max in Giappone. Difficile, il problema non � il futuro a lungo termine quanto quello a breve per quanto dica di essere �molto felice di stare dov’�.

Gi�, ma in quale Red Bull � felice? In quella governata da Horner a cui gli azionisti thailandesi hanno garantito poteri ancora pi� ampi di prima? Oppure Max prende tempo sapendo di avere in mano il gioco? Buona la seconda, forse. Le offerte sono insistenti. Quelle plateali di Toto Wolff (�� solo questione di tempo prima che accada, lo aspettiamo�) e quelle pi� discrete dell’Aston Martin. Il corteggiamento ruota intorno al cambio di motori nel 2026, dopo l’addio alla Honda la Red Bull ha deciso di costruirsi in casa la propria power unit con la collaborazione della Ford. Una sfida complessa e rischiosa.

La Mercedes pensa di poter tornare protagonista nel nuovo ciclo, ma ha perso ingegneri di valore e sta pagando una mancanza di indirizzo tecnico. Dall’altra parte c’� Lawrence Stroll, il miliardario canadese ha partner solidissimi: la Honda come motorista e l’Aramco, che starebbe valutando l’acquisto dell’intero team Aston Martin. I petrolieri sauditi hanno risorse illimitate, molte le riverseranno nelle benzine sintetiche, elemento che far� la differenza nel prossimo regolamento. Stroll poi ci prova con Adrian Newey, inseguito anche dalla Ferrari. Per Alonso �ci sono zero possibilit� che Verstappen lasci la Red Bull�, ma lo spagnolo � un mago nel confondere le acque.

Una cosa pare certa: la Ferrari, che ha puntato su Hamilton, dovr� lottare a lungo contro il fenomeno olandese. Suzuka � un triplo test: per la macchina, per Sainz, pezzo pregiato del mercato piloti, per l’orgoglio di Leclerc. Charles � onesto: �Mentirei se dicessi di essere felice per le vittorie di Carlos. Io ho mancato le occasioni a Singapore e a Melbourne, sta a me reagire. Ci sto lavorando�. Rosso levante, chiss�.


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5 aprile 2024 (modifica il 5 aprile 2024 | 07:00)

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