Prima media, avvelenano tuo padre. Sta settimane in coma. Si sveglia e lo vai a trovare all’ospedale Charit�, a Berlino, dove tua madre in versione Wonderwoman ha lottato perch� potesse arrivare: dietro la mascherina sorridete perch� la cifra di famiglia, e certo il suo e vostro messaggio politico, � sorridere e perfino scherzare nelle difficolt�. E molto del carisma di lui, scrive la biografa di Putin Masha Gessen sul New Yorker, si deve all’amore che lo lega a tua madre, Yulia Navalnaya, e alla vostra aria unita e felice. Seconda media, pap� e mamma rientrano in Russia. Lei twitta: �Partiamo verso Mosca, gar�on, una vodka�. Lui lo arrestano gi� all’aeroporto. Terza media, � il 2022: tuo padre passa da una prigione all’altra. Non sempre vi avvertono.
Yulia e Aleksei Navalny, l’amore a distanza che spaventa i tiranni
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La moglie � pi� di una first lady, la figlia Daria ha fatto inchieste su YouTube come lui e gli analisti pensano che potrebbe prenderne il testimone

Comunica affidando messaggi ai suoi avvocati, e spesso scherza: a Capodanno 2023, in isolamento, scrive �mi hanno rovinato la festa. Avevo un sacchetto di patatine�. Non potete visitarlo mai. Compi quindici anni senza averlo pi� incontrato, se non sullo schermo: un documentario dedicato a lui ha vinto l’Oscar. Il 2023 � l’anno dei premi ai dissidenti e dei figli che li ritirano per loro, voi l’Oscar, i figli dell’iraniana Narges Mohammadi il Nobel per la Pace. Hanno un anno pi� di te e i vostri sorrisi ammaccati si somigliano.
Non ha ancora sedici anni Zahar detto �Zozo�, il pi� piccolo e meno esposto dei Navalny, e suo padre � gi� un martire.
Prima di tornare da lui e dalla sorella Daria la madre Yulia ha parlato dal palco della conferenza di Monaco: sono restata, dice, perch� Aleksei avrebbe fatto cos�. I dissidenti hanno famiglie allargate di avvocati e collaboratori — a fianco dei Navalny la giornalista Maria Pevkich, l’avvocata Kira Yarmysch, il braccio destro Leonid Volkov — ma le famiglie di sangue pagano il tributo pi� alto: i Navalny si riuniranno in queste ore ma senza una salma attorno a cui stringersi. E senza una vera casa. Lasciato il trilocale che affittavano nel sobborgo moscovita di Mar’ino: Daria, la primogenita, ha 23 anni e studia psicologia sociale e scienze politiche a Stanford con una borsa di studio, e la madre sta con lei negli Stati Uniti. Zahar va a scuola in Germania e sta in collegio.
Ammutolita in queste ore, Daria � invece da anni attiva sui social. Sul suo canale YouTube ha pubblicato inchieste come �Teenager nella Russia di Putin�, in cui faceva dire ai coetanei angustie e ristrettezze certo anche sue. Gi� nella bio sui social si presenta come �figlia di Aleksei Navalny�. Per gli analisti � una candidatura a prenderne il testimone. Certo non in tempo per le elezioni di marzo, che lei ha citato nella sua ultima intervista alla Cnn con voce rotta come �occasione in cui vorranno zittirlo�.
Si � sempre sfilata da un ruolo simile la �first lady� Yulia Borisova. Classe 1976, laureata in relazioni internazionali mentre lui in legge; si erano incontrati nel 1998 in vacanza in Turchia con amici, e ad agosto 2000 erano sposati. Iscritta come lui al primo partito liberal-democratico russo, Yabloko, ha lasciato dopo le elezioni 2012 in cui Navalny era candidato a sindaco di Mosca. Dopo che Aleksei era stato avvelenato non ne lasciava il capezzale; soprattutto era sua la lettera a Putin che pretendeva — e ottenne — l’autorizzazione a espatriare il marito su un aereo-ambulanza. A lei, per mezzo degli avvocati, il recluso Aleksei ha inviato sempre messaggi di amore e devozione. L’ultimo mercoled�, per San Valentino, su Telegram: �Tesoro, tutto � come una canzone con te�. Parole difficili da sentire in bocca agli altri politici russi, spesso bigami. Yulia Navalnaya, come prima di lei solo Raissa Gorbacheva, ha un modo unico di sottrarsi alla retorica della �donna dietro il grande uomo� pur senza mai scendere in campo a sua volta.
Ma a cercare la salma di Aleksei Navalny all’obitorio, ieri mattina, non c’erano lei n� i figli. Ha sfidato il gelo polare la madre Lyudmila, citata spesso dal figlio, come matrice della sua diffidenza verso i regimi. In un ricordo d’infanzia: casa dei nonni, vicino a Chernobyl, i soldati russi costringevano gli abitanti a raccogliere le patate nei campi, per persuaderli che non fossero contaminate. Le bugie dei regimi si somigliano tutte, e l� Lyudmila gli insegn� a detestarle. Il suo post Facebook finale dedicato al figlio: �L’ho visto il 12 febbraio ed era vivo, sano e allegro. Non voglio sentire condoglianze�. Il tratto di famiglia, mai volti tristi nelle difficolt�.
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18 febbraio 2024 (modifica il 18 febbraio 2024 | 07:35)
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